Più che raddoppiate le spese energetiche per le PMI del pescarese

Pescara. “L’incidenza delle spese per la fornitura energetica nelle piccole e medie imprese della provincia di Pescara è passata da una media del 12,5% del totale dei costi aziendali del 2021 al 26,1% di quelli attuali del 2022. Di fatto sono più che raddoppiate”.

Così Giancarlo Di Blasio e Fabrizio Vianale, rispettivamente presidente e direttore di Confartigianato Pescara, riferiscono il dato emerso da una rilevazione a campione su 203 attività con meno di 10 addetti condotta con modalità CATI – interviste telefoniche, dal 6 al 9 settembre.

Non si ferma quindi l’impressionante aumento dei costi energetici: “Dopo un luglio pesantissimo – Di Blasio e Vianale – le bollette che vengono recapitate in questi giorni segnano ulteriori aumenti in qualche caso solo apparentemente mitigati dalla chiusura o riduzione delle attività per le ferie. E l’avvicinarsi della stagione fredda, così stando le cose, non lascia certo ben sperare”.

“In più – continuano presidente e direttore di Confartigianato Pescara – la vicenda Nord Stream inevitabilmente farà salire i prezzi del gas. Se a questo aggiungiamo l’ aumento del 59% delle bollette dell’energia elettrica, relative al mercato tutelato e riguardante il quarto trimestre 2022, che è stato deliberato da Arera, diventa evidente che il periodo che andremo ad affrontare metterà ulteriormente in difficoltà imprese e famiglie, già stremate per i pesantissimi costi già sostenuti fino ad ora”.

“In attesa dei necessari interventi del Governo – proseguono Di Blasio e Vianale – le imprese si affidano a buon senso e resilienza cercando di ridurre l’uso di illuminazione, aria condizionata e riscaldamento e puntando su impianti più efficienti. Sperando, anche così, di superare il  momento senza conseguenze definitive”.

L’auspicio di Confartigianato è che “si adottino quanto prima interventi non solo statali, ma anche regionali con abbattimento del costo della materia prima energetica e aumento del credito d’imposta che dovrebbe essere non meno del 50% sia per il gas che per l’elettricità intanto fino al 30 giugno 2023. Bisogna poi prendere seriamente in considerazione l’opportunità di porre un tetto al costo dell’energia almeno a livello nazionale, con una moratoria per 2 anni dei finanziamenti in corso per imprese e privati. Al tempo stesso serve il massimo sforzo a sostegno degli investimenti per le fonti rinnovabili attraverso una sorta di nuovo 110. In particolare va promosso l’autoconsumo con lo sviluppo delle Comunità Energetiche e degli autoconsumatori collettivi, auspicando peraltro che venga definito, in tempi veloci, il quadro di norme e di regole per questo genere di iniziative.

“Ovviamente – aggiungono Di Blasio e Vianale- riteniamo importanti le pressioni del nostro Paese a livello europeo per la definizione, coerente, coesa e soprattutto condivisa tra tutti, di un tetto al prezzo del gas che riguardi tutte le forniture”.

Già da tempo Confartigianato Pescara aveva iniziato a interrogarsi sul tema della promozione delle fonti di energia rinnovabile nelle aziende: “Su questi aspetti la nostra associazione nei prossimi mesi sarà attiva con una propria progettualità e in particolare nella promozione delle Comunità Energetiche – precisa il presidente-. Obiettivo sarà quello di aggregare imprese, famiglie e altri soggetti per autoprodurre energia pulita e ridurre i costi energetici. Obiettivo che vogliamo centrare tutti insieme: Confartigianato Pescara, le nostre imprese, il consorzio CAEM (e i partner che con noi da anni lavorano sulla tematica energetica”.

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