Pescara, rapina alla Gls: arrestato corriere basista e un complice

Pescara. Erano gintificazione, perpetrato una rapina a mano armata ai danni della sede locale del corriere espresso Gls.

Era il 26 marzo scorso, quando attorno alle ore 20,00 nella sede della ditta di trasporti fecero irruzione due soggetti con volto travisato e armati di pistola, un terzo esecutore materiale ed un quarto complice rimasto all’esterno a fare da “palo”. Di Cecco fece da basista, in quanto corriere assunto dalla stessa Gls, fornendo indicazioni sui percorsi da fare e luoghi ove era custodito il denaro. Spinelli, si introdusse nei locali della società con il viso travisato, usando violenza nei confronti di un dipendente che venne sbattuto a terra e, con delle pistole semiautomatiche, minaccio gli addetti alla reception e all’ufficio cassa, costringendoli a stendersi a terra e a consegnare loro il denaro circa 22mila euro in contanti, prelevati dai cassetti delle scrivanie. La banda, quindi, si dette alla fuga a bordo di una moto.

Gli investigatori della Sezione Operativa, dopo la visione delle immagini del sistema di video sorveglianza, immediatamente rimasero insospettiti dal comportamento alquanto anomalo di un corriere presente durante la rapina stessa: si trattava di Di Cecco, che ricoprì il ruolo di basista. Al termine del proprio turno di lavoro, infatti, anziché lasciare la sede, si trattene di nascosto nel locale magazzino, attiguo all’ufficio cassa, da dove poteva osservare tutta la scenda da un oblò in vetro. Nella fase precedente la rapina, inoltre, si era intrattenuto in continue telefonate per poi, in una seconda fase, osservare lo svolgimento della rapina senza intervenire né allertare le Forze di Polizia.

I militari, intuirono subito il suo coinvolgimento nell’atto criminale, commesso con sapiente determinazione e con armi in pugno. I malviventi avevano, infatti, agito con troppa sicurezza, conoscendo ambienti ed abitudini del centro di raccolta della ditta: dato, questo, che dopo essere stato opportunamente sviluppato, consentiva di appurare che il Di Cecco era dedito a compiere furti all’interno delle scuole. Proprio il corriere della Gls, dopo aver effettuato il giro di consegne, il 2 maggio scorso aveva organizzato un furto e venne arrestato in flagranza di reato immediatamente dopo aver perpetrato un furto all’interno di un edificio scolastico di Chieti unitamente ad altro complice tuttora detenuto. Dopo il suo arresto, gli investigatori hanno stretto ancora di più il cerchio, comprendendo che era stato lui a fornire precise indicazioni sull’ubicazione del bottino, la scelta del giorno con un incasso cospicuo, il movimento degli impiegati all’interno, e altri particolari. Il rapporto tra il 36enne e lo Spinelli, inoltre, è apparsi sin dalle prime battute molto stretto, al punto che i due stavano progettando già un nuovo colpo su un obiettivo simile che avrebbero dovuto mettere a segno.

Pertanto, in considerazione del concreto pericolo di reiterazione di condotte illecite omologhe per entrambi i rei e alla luce altresì della pericolosità derivante dall’avere disponibilità di armi, dopo essere stati tratti in arresto in ottemperanza al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero titolare delle indagini presso la Procura della Repubblica di Pescara, Dott.ssa Rosangela Di Stefano, al termine della relativa udienza di convalida, il G.I.P. presso il locale Tribunale ne disponeva l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.

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