Pescara, omicidio Russo: Mucciante capace di intendere e volere

Pescara. Roberto Mucciante era capace di intendere e volere il 25 aprile 2018, quando uccise il suo vicino di casa Salvatore Russo.

La capacità, come emerge dalle motivazioni della sentenza di primo grado per l’omicidio di via Pian delle mele, è stata attribuita in quanto presente l’aggravante dei futili e banali motivi.

Russo fu ucciso con oltre 20 coltellate a causa dei presunti rumori fastidiosi con i quali infastidiva Mucciante, che quella mattina lo assalì brutalmente.

A Mucciante, il giudice Bongrazio ha inflitto una pena base di 24 anni, ridotta a 16 anni con lo sconto di un terzo per il rito abbreviato, con la responsabilità penale del delitto nonostante l’infermità mentale.

 

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