Pescara, omicidio Albi: Cavallito non ancora in grado di parlare con gli investigatori

Pescara. Sveglio ma ancora in condizioni gravi, Luca Cavallito, il 49enne sopravvissuto all’agguato che il primo agosto, al Bar del Parco, ha visto morire Walter Albi sotto i colpi della pistola di un killer ignoto.

Come riporta il quotidiano Il Messaggero, l’ex calciatore è uscito dal coma ed è stato la settimana scorsa a un intervento chirurgico – l’ennesimo – alla spalla: l’operazione ha avuto buon esito ma a preoccupare restano le condizioni del fegato, le stesse che hanno obbligato i medici dell’ospedale di Pescara a ricorrere al trasferimento al Gemelli di Roma il 13 agosto.

Dalla Capitale, Cavallito è tornato a Pescara da pochi giorni ed è nuovamente ricoverato, sotto stretta sorveglianza, cosciente ma non ancora in grado di essere ascoltato dagli inquirenti che stanno indagando su quello che solo per miracolo non è stato duplice, ma pur sempre resta un efferato omicidio.

L’uomo è attualmente a contatto con i soli familiari stretti, piantonato h24 per il rischio che chi ha scaricato una pistola addosso a lui e ad Albi possa tornare per zittirlo definitivamente. Dovranno attendere, quindi, gli uomini della squadra Mobile della polizia per potergli chiedere se e cosa ricorda di quegli attimi in cui è riuscito, in qualche modo, a farsi scudo con una sedia e perché un uomo è entrato quella sera nel dehor del bar sulla Strada Parco e ha fatto fuoco a bruciapelo contro un architetto e un ex calciatore, amici e soci.

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