Pescara, aumento casi Covid: verso la chiusura delle scuole?

Pescara. L’impennata di casi covid nel Pescarese, soprattutto quelli legati al mondo scolastico, potrebbe portare il Comune a chiudere le scuole.

A pre-allertare sul caso è il sindaco Carlo Masci, che stamattina con un post su Facebook ha detto: “Nel Comitato per la Sicurezza – che abbiamo tenuto ieri – ho chiesto al Prefetto di convocare per oggi un altro incontro, allargato ai rappresentanti della Asl e della Scuola, per verificare l’opportunità di adottare provvedimenti più restrittivi, rispetto a quelli previsti dalla normativa anti-covid, al fine di tutelare gli alunni, gli insegnanti e il personale ATA”.

“Questa sera, se i vertici sanitari mi confermeranno il rischio di un’espansione dei contagi nella nostra area, come la curva pandemica di questi ultimi giorni fa supporre, deciderò come sempre con scienza e coscienza”, aggiunge il primo cittadino.

Non è certo, quindi, se si procederà alla chiusura generale o al ricorso alla didattica a distanza e in che misura, ma già pochi giorni fa il prefetto ha ordinato la dad al 50% per le scuole superiori, “salvo che l’ulteriore progressione della circolazione del virus, i cui dati saranno comunicati e quotidianamente monitorati dalle autorità sanitarie, imponga misure più stringenti”.

Una “stretta” è invocata anche dai gruppi consiliari del centrosinistra, che hanno chiesto un incontro urgente al prefetto Giancarlo Di Vincenzo per la ulteriore crescita dei casi di contagio nelle scuole di ogni ordine e grado che ricadono sul territorio cittadino. “Una situazione che preoccupa ogni giorno di più”, spiegano Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli, consiglieri comunali di Partito democratico, Lista Sclocco Sindaco e Città Aperta “e che sta gettando nello sconforto tutti i protagonisti del mondo della scuola, dagli studenti agli insegnanti al personale amministrativo. L’escalation dei contagi sta creando anche confusione e disinformazione, in assenza di comunicazioni chiare da parte di Asl e Comune sulla differenza fra quarantena imposta dalla Asl e chiusura precauzionale decisa dal Comune: eppure fra le due misure ci sono enormi differenze. Siamo preoccupati anche per la linearità delle informazioni, basti pensare al caso di Largo Madonna: solo mercoledì, in commissione Controllo e garanzia, su richiesta del centrosinistra il vicesindaco aveva garantito che, sentita la dirigente scolastica poche ore prima, nella scuola elementare in questione la situazione era sotto controllo, mentre ieri il plesso è stato chiuso per intero“.

Difficoltà che, secondo il centrosinistra, impongo a questo punto scelte nette: “Lunedì e martedì, approfittando del carnevale, il sindaco chiuda tutti i plessi e organizzi una sanificazione straordinaria di tutti i locali scolastici. Si provveda ad adottare in via straordinaria la didattica a distanza per alcuni giorni ovunque possibile nelle scuole secondarie, e si concentri ogni energia sullo screening per tutta la popolazione scolastica. La paura – concludono i consiglieri di centrosinistra – è che la situazione sia già sfuggita di mano e bisogna intervenire subito con estrema decisione”.

Intanto, lunedì prenderà il via lo screening di massa in tutte le scuole di Pescara competenza comunale. L’iniziativa è promossa da Asl e Comune. Si inizierà con i comprensivi ‘2’ e ‘8’ e con la ‘Montale’ del comprensivo ’10’.

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