Montesilvano, anziano truffato per mesi da una finta nipote: la pensione finiva in droga

Montesilvano. Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Montesilvano hanno arrestato un uomo, D.M., ed una donna, S.B., entrambi quarantenni e dimoranti a Montesilvano, ritenuti responsabili di circonvenzione di persona incapace.

La vittima del reato è un anziano signore di Montesilvano di circa 85 anni, che da fine agosto, secondo le indagini, consegnava la pressoché totalità della propria pensione (1.000 euro su 1.200) ai due soggetti.

Il tutto è nato da una conoscenza occasionale tra la donna e l”anziano: lei ha approfittato della circostanza per congegnare il piano criminale coinvolgendo un suo amico. I due ‘”attori”, arrivavano anche ad accompagnare la vittima presso l”Ufficio postale e poi, con abilità di parola e di atteggiamenti, una volta usciti dall’ufficio, si facevano consegnare buona parte della somma.

La donna, peraltro con precedenti vicende giudiziarie, era riuscita a farsi “riconoscere” dalla vittima addirittura come una nipote e di conseguenza questi sentiva il dovere morale di aiutarla, spogliandosi però delle sue risorse economiche. Per mesi è stato fatto credere all”anziano che il suo denaro fosse utilizzato per far fronte alle sue esigenze di vita e per il suo sostentamento, grazie ad un abile gioco di dare e avere, cioè di minime somme necessarie al sostentamento (circa 200 euro al mese) che gli venivano concesse. In realtà la coppia spendeva il resto per l”acquisto di stupefacente e per le proprie esigenze quotidiane.

Il tutto è stato riscontrato dai militari della locale stazione, comandata dal maresciallo Domenico Addesi, i quali, d”intesa con la Procura, hanno tenuto sotto osservazione per un lungo periodo la coppia fino al raggiungimento pieno, univoco ed inequivocabile delle condotte di reato contestate.

Ieri, si è dunque conclusa questa squallida vicenda portata all’attenzione dei carabinieri dal figlio della vittima, il quale comunicò i suoi sospetti appena accorto che il padre, che vive da solo, manifestava difficoltà economiche non giustificabili.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata richiesta dal pm Benigni e concessa dal Gip Di Carlo. I due sono ora agli arresti domiciliari

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