Roma-Pescara: spiraglio per una nuova variante

Scafa. Due nuovi appuntamenti, ieri, del dibattito pubblico sul raddoppio della ferrovia Roma-Pescara tra Interporto d’Abruzzo e Scafa.

Nel primo pomeriggio si è svolto il terzo tavolo tecnico, che ha messo al centro il confronto sulla variante proposta dai Comuni di Chieti e Manoppello, 10 giorni fa, studiata e ingegnerizzata dai tecnici di Rfi e Italferr.
Moderato dalla Coordinatrice Iolanda Romano di Avventura Urbana, il tavolo ha visto la partecipazione della Regione Abruzzo, di sindaci, responsabili Uffici Tecnici e Uffici Urbanistica dei comuni di Scafa, Manoppello, Alanno, Chieti e Rosciano, dei tecnici RFI e Italferr che si occupano del progetto, dei rappresentanti del Comitato intercomunale sulla velocizzazione della linea Pe-Roma e del comitato No Variante Mulino.
Nel secondo pomeriggio, invece, si è tenuti l’ultimo incontro di approfondimento, con i cittadini che hanno preso parte ai gruppi di lavoro sulla piattaforma Zoom confrontandosi sul tema delle barriere antirumore e su quello molto delicato degli indennizzi per espropri e frontisti. In questa fase si sono aggiunti Ottavio De Martinis, Presidente della Provincia di Pescara Diego Ferrara, il sindaco di Chieti Giorgio De Luca, il sindaco di Manoppello Oscar Pezzi, il sindaco di Alanno Antonio Bucella, l’architetto Vincenzo Ginefra per il Comune di Scafa, Andrea Borgia di RFI e sei tecnici Italferr, e il governatore regionale Marco Marsilio.
Recependo le osservazioni inoltrate da comuni e comitati, i tecnici di Rfi hanno redatto un progetto di variante, alternativo ma molto aderente a quello chiesto dai comuni, mirato ad evitare l’abbattimento di più di 60 edifici privati e produttivi tra Brecciarola e Manoppello. Un progetto più costoso dell’originario che, quindi, passerà ora al vaglio del commissario Vincenzo Macello.
Impostazioni privacy