Un ventunenne albanese il ladro morto a Scafa: voleva rubare il cancello

Scafa. E’ un albanese 21enne il ladro rimasto ucciso ieri sera sotto le sette tonnellate del cancello che voleva rubare: sarebbero due i complici in fuga, dopo averlo abbandonato agonizzante.

Molto probabilmente voleva rubare proprio il cancello che lo ha schiacciato, Bledar Preci, albanese 21enne morto ieri sera sotto le 7 tonnellate di ferro battuto della cancellata all’ingresso di una villetta in costruzione in via Aldo Moro. Lo hanno identificato oggi i carabinieri della compagnia di Popoli che questa mattina, coordinati dal tenente Tonino Marinucci, hanno effettuato un nuovo sopralluogo per ricostruire l’accaduto.

Preci, in Italia da un paio di anni ma senza fissa dimora, era stato fotosegnalato in occasione del suo ingresso nel Paese ma non aveva mai avuto a che fare con le forze dell’ordine: l’identificazione è stata possibile grazie alle impronte digitali. Se in un primo momento gli investigatori avevano pensato che il giovane fosse nel cantiere per rubare materiali e attrezzatura edile, quindi l’incidente fosse accaduto durante la fuga, la ricognizione odierna ha accertato la versione più verosimilmente corretta. Il proprietario del cantiere ha confermato che niente è stato rubato:  Preci, aiutato da alcuni complici, avrebbe dunque avuto l’intenzione di asportare proprio il cancello in ferro battuto, metallo prezioso da rivendere al mercato nero. I malfattori, però, avrebbero sottovalutato l’imponenza della struttura, posizionata dagli operai solo grazie all’ausilio di una gru. I militari di Scafa stanno, dunque, cercando i due uomini che, ieri sera, si sono parati davanti ad un residente chiedendo aiuto per loro fratello- così avrebbe riferito nel corso dell’interrogatorio del testimone- colpito da malore e in fin di vita, per poi darsi alla fuga a bordo di un automobile.

All’uomo, però, a quel punto non è rimasto da fare altro che allertare soccorsi e forze dell’ordine. 

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