‘Le fatture cancellate dal computer’: resta il giallo dello ‘sbianchetto’ su Sanitopoli

correttore-liquidoPescara. Un errore di software: Filippo Colanzi, titolare di una ditta che eseguì alcuni lavori edili a Villa Pini, getta le colpe sui computer che pasticciarono la stampa delle fatture “sbianchettate”, contenute tra le prove che Enzo Angelini ha portato in tribunale per le tangenti passate a Del Turco. Ma il presidente del Collegio smentisce: “Controluce le date si leggono”.

Bianchetto o non bianchetto? Questo il dubbio amletico che nelle ultime due udienze ha attraversato l’aula del processo Sanitopoli. Il bianchetto in questione sarebbe stato usato per cancellare le date sulle fatture emesse dalla Emoter, ditta che ha eseguito lavori edili nei pressi della casa di cura privata Villa Pini. Niente c’entrano i pagamenti con il presunto impeachment che coinvolge l’ex governatore regionale, il titolare della clinica Vincenzo Angelini e altri 23 imputati, tra cui onorevoli della Repubblica. C’entra solo la data riportata sulle fatture, dal momento in cui la difesa di Del Turco ha contestato una foto addotta dai legali di Angelini come prova della presunta  consegna di una “mazzetta” all’ex presidente della Regione datata, secondo il “pentito”, 2 novembre 2007.

Una data non coincidente con ciò che si vede sullo sfondo della foto: mezzi e operai della Emoter a lavoro per eseguire una gabbionatura attorno a Villa Pini, che i difensori di Del Turco sostengono essere stata eseguita tra il 16 giugno e il 16 novembre 2006. La prova schiacciante, quindi, sarebbe stata la fattura emessa da Filippo Colanzi, titolare dell’impresa edile. Ma su quella fattura c’è una bella striscia di bianchetto che copre proprio la data di emissione. A dirimere la questione tra i periti di parti ci ha pensato il presidente del collegio giudicante Carmelo De Santis, che ha richiamato oggi a testimoniare in aula proprio Colanzi, già sentito come teste in passato. “Le cancellature sono dovute a problemi del programma del computer utilizzato per stampare le fatture”, ha risposto al quesito Colanzi, beccandosi la scontata replica da De Santis: se si guardano le fatture controluce, sotto alla cancellatura si leggono le date  del 30 ottobre 2006 e 30 novembre 2006. Come a dire: se il software ha pasticciato la stampa omettendo la data, non dovrebbe vedersi niente sotto allo spazio bianco. Quindi la conferma di Colanzi: i lavori di gabbionatura oggetto delle foto sono state fatti solo in quell’anno, però il proprietario dell’impresa non ricorda se in altri periodi la Emoter ha fatto altri lavori per Villa Pini. Che il cantiere fotografato alle spalle di Del Turco e Angelini possa essere un altro?

Sempre oggi sono stati ascoltati due agenti della polizia postale che, su incarico del tribunale di Pescara, si sono occupati di acquisire dalla Regione Abruzzo la documentazione del 2006-2007 relativa ai rapporti di servizio dei due ex autisti di Del Turco, e dalla Società autostrade i dati Telepass delle vetture utilizzate dall’ex governatore abruzzese. Alla luce di queste acquisizioni il tribunale ha citato nuovamente Luigi Di Luzio, uno degli ex autisti di Del Turco. Intanto è saltata la testimonianza del parlamentare del Pdl Sandro Bondi e dell’ex questore della Camera Francesco Colucci, prevista per oggi. I due saranno ascoltati il prossimo 15 aprile.

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