Pescara, via Lago di Borgiano: “Case Ater inagibili dalla nascita”

Pescara. Finisce con un esposto in Procura il caso dei palazzi Ater di via Lago di Borgiano: dalla commissione Vigilanza del Comune emerge che erano inagibili dalla nascita.

“I tre palazzi di via Lago di Borgiano sgomberati perché a rischio crollo erano ‘inagibili dalla nascita’ per l’utilizzo di cemento impoverito e per la scarsa armatura dei ferri. Tradotto: le scosse di terremoto del 2016 non sono la causa dell’inagibilità dei tre fabbricati, dunque né il Comune di Pescara né la Protezione civile possono accedere ai fondi dell’autonoma sistemazione dello Stato per affrontare l’emergenza abitativa, come invece sta accadendo”. A riferirlo detto Armando Foschi, componente dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, all’esito della riunione della Commissione Vigilanza, Controllo e Garanzia del Comune che si è espressa oggi sul caso.

“A dirlo”, spiega Foschi, “è stato l’architetto Virginio Angelini, Direttore della Labortec, l’azienda specializzata che ha effettuato le perizie sui palazzi e che ha determinato il loro sgombero. A questo punto l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ inoltrerà inevitabilmente un esposto in Procura per chiedere alla Magistratura di affrontare con la massima urgenza il ‘caso’, acquisendo subito tutti i documenti e cercando di capire cosa sta accadendo in un Comune in cui ci sono troppe ombre su qualsiasi pratica amministrativa”.

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