Il comitato #RiprendiamociMontesilvano stamattina ha incontrato il sindaco Francesco Maragno, il vicesindaco e l’assessore con delega alla Polizia Locale del Comune di Montesilvano per discutere dell’emergenza degrado: alla luce di questo, il comitato ritiene che siano necessari degli interventi interforze più costanti ed incisivi che andrebbero a frenare il fastidioso fenomeno dei bivacchi, concentrati tuttora in pineta, all’altezza di via Isonzo, ed in spiaggia, sopra e sotto il pontile di Fosso Cavatone.
Le proposte del comitato. In particolare, il comitato propone una recinzione intorno ai piloni della struttura, diventata rifugio di spaccio, soprattutto nelle ore notturne. “Negli ultimi giorni, e proprio a ridosso dell’inqualificabile manifestazione italo-africana che si è tenuta fin sotto il Palazzo di Città, il numero dei bivaccatori è quasi raddoppiato, con tanto di tendaggi al seguito: un atteggiamento che non può essere tollerato in alcun modo” si legge in una nota del comitato che prosegue: “Comprendiamo che il problema di Montesilvano è lo stesso di tantissime altre città italiane, tuttavia anche con l’attivazione del protocollo Sprar e le sue clausole di salvaguardia è indispensabile ripensare alla calendarizzazione per la riduzione fino a definitiva chiusura dei due CAS presenti in città, in particolare quello dell’Excelsior di via Bradano, intorno alla cui zona si assembrano quotidianamente nuclei giganteschi di presunti profughi”.
Il comitato conclude augurandosi che il Sindaco intervenga, insieme al Prefetto, con risolutezza anche sul fenomeno della prostituzione che, “nonostante multe ed ordinanze, è visibilmente aumentato, con tantissime ragazzine minorenni pronte a vendere il proprio corpo in pineta ed in spiaggia, davanti a turisti e bambini“.
Il comitato, in assenza di risposte adeguate da parte delle autorità, non esclude la promozione di una seconda manifestazione.