Pescara, bici Dopolavoro ferroviario donate al Ruanda

bike_sharingPescara. Quelle tanto chiacchierate bici del Dopolavoro ferroviario trovano una sistemazione. Da mesi e mesi abbandonate a se stesse nei locali del Dopolavoro, le trentuno bici porteranno la bandiera pescarese nel terzo mondo, o meglio in Ruanda.

Le trentuno bici sono destinate ad uno dei villaggi più poveri del Ruanda, dove saranno per i cittadini un mezzo adeguato per muoversi e lavorare, utili per trasportare caschi di banane, sacchi di patate e ogni genere alimentare possibile. Le biciclette, partite a bordo di un container alle 13 di oggi per poi essere imbarcate alla volta dell’Africa, rappresentano la donazione che il Comune di Pescara ha voluto fase per la nuova missione umanitaria promossa dall’Associazione ‘Aiutiamoli a Vivere’ di Tusio De Iuliis, compensando il maxi-furto perpetrato appena un mese fa nel magazzino della Provincia di Pescara in cui erano custodite le 250 bici donate dal Comune di Gemona. Lo ha annunciato l’assessore alla Mobilità del Comune di Pescara Berardino Fiorilli nel corso della conferenza stampa odierna svolta con Tusio De Iuliis, Presidente dell’Associazione ‘Aiutiamoli a Vivere’.
“L’amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore Fiorilli – ha deciso di donare alla popolazione di un villaggio del Ruanda le bici che erano depositate nei garage del Dopolavoro Ferroviario”. Stamane le bici sono state prelevate dai magazzini, dopo aver stilato un verbale di riconsegna tra il Comune e l’Associazione del Dopolavoro, e sono state caricate su un container. “Nelle prossime ore – ha proseguito De Iuliis – le bici, 81 in tutto, ossia le 50 non rubate e le 31 donate dal Comune, si imbarcheranno per arrivare sino in Tanzania, da dove, con i camion, verranno prese e percorreranno le strade lungo il Tangeri per attraversare il Burundi e arrivare in Ruanda, con una spesa complessiva pari a 26mila euro. Le bici donate dal Comune di Pescara oltre a restituirci ossigeno, sono particolarmente utili e adatte in quanto dotate di un portabagagli posteriore. Le bici in Africa sono infatti utili per lavorare, per vivere, per spostarsi, viaggiando su strade che spesso sono mulattiere”. ‘L’iniziativa odierna – ha aggiunto l’assessore Fiorilli – conferma l’impegno dell’amministrazione comunale di Pescara nelle missioni umanitarie, tese non solo a dare semplice assistenzialismo, ma ad aiutare le popolazioni più povere a crescere, a svilupparsi per garantire un futuro alle giovani generazioni”.

Monica Coletti

 

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