Pescara, la Regione draga il porto per riattivare il traghetto con la Croazia

Pescara. Sarà la Regione Abruzzo a farsi carico di reperire le risorse necessarie a ripristinare un adeguato pescaggio dei fondali del porto di Pescara, così da consentire – nel più breve tempo possibile – la riapertura di un collegamento marittimo con la Croazia, attraverso il vettore Jadrolinija.

Lo ha assicurato il presidente Luciano D’Alfonso, nel corso di un incontro con l’amministratore delegato della compagnia di navigazione Alan Kjanac, a Pescara proprio per effettuare un sopralluogo all’interno dello scalo. Alla riunione hanno partecipato anche il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il presidente della Provincia Antonio Di Marco, il Prefetto Francesco Provolo e il comandante della Capitaneria di porto Enrico Moretti.

Una filiera interistituzionale, che D’Alfonso auspica possa far sì che l’intervento venga eseguito senza ulteriori ritardi. “Rendere idoneo questo scalo – ha sottolineato il governatore – rappresenta una priorità imprescindibile, nell’ottica del grande progetto della Macroregione Adriatico-Jonica. Ora inizieremo immediatamente una serie di incontri per individuare le procedure amministrative più adatte e celeri per centrare l’obiettivo, grazie anche alla disponibilità che ci ha dato il Prefetto. Da oggi stesso -, ha aggiunto il presidente della Regione -mi metto alla ricerca delle risorse” ma nello stesso tempo ha ammesso che “si tratta di individuare il procedimento migliore da seguire”, anche per “evitare commissariamenti””.

D’Alfonso ha spiegato che del progetto informerà il Ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio, il Direttore generale del Ministero dei trasporti per le autorità portuali Enrico Maria Pujia, le Commissarie europee alle Politiche regionali e ai Trasporti, Corina Cretu e Violeta Bulc. “Affinché – ha puntualizzato – venga dato ulteriore impulso alle politiche di connettività mare-terra-mare, vera nuova sfida dell’Unione Europea. Auspico anche che venga semplificata l’enorme mole normativa che oggi rende drammatico garantire la manutenzione dei porti. Un’indicazione, quest’ultima, già contenuta nella nuova legge quadro nazionale”.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere approvato definitivamento anche il nuovo piano regolatore portuale, che consentirà l’utilizzo dei 15 milioni di euro già disponibili per la manutenzione straordinaria delle infrastrutture dello scalo.

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