Sulmona, via i sogni di un nuovo ospedale: Cgil invita a scendere in piazza a difesa della sanità

ospedale_sulmonaSulmona. Niente ospedale nuovo, niente strutture all’avanguardia, niente nuove sale operatorie, niente medicina del territorio, chiusura dell’Ufficio bilancio. Solo poche Unità operative complesse indispensabili per classificare un immobile come Ospedale. Questo il futuro del nosocomio di Sulmona secondo il segretario provinciale della Cgil Damiano Verrocchi, che accusa il direttore generale della Asl della provincia de L’Aquila, Giancarlo Silveri, di aver fatto un “clamoroso autogol”, essendosi presentato, solo due mesi fa, come il “difensore della sanità peligna”.

“Se non ci fossero le 6 o 7 Unità Operative Complesse” aggiunge Verrocchi “Sulmona avrebbe un Poliambulatorio senza Primari e senza tecnologia sanitaria di elezione con i cittadini costretti a curarsi in altre località con gravi disagi economici e sociali. A questo punto è urgente e indispensabile che tutto il territorio e tutti i soggetti della Valle Peligna tornino a scendere in piazza con una manifestazione, a difesa della sanità del territorio: oltre all’importantissimo diritto alla salute dei cittadini, qui è in gioco la dignità delle popolazioni peligne. Il manager della Asl, Giancarlo Silveri, deve fare una profonda riflessione e riconsiderare il suo ruolo alla guida della Asl: noi preferiremmo un passo indietro. Il presidente Gianni Chiodi, inoltre, deve venire in Valle Peligna per illustrare, una volta per tutte, quale sanità la regione Abruzzo intende organizzare sul nostro territorio. Basta con questo marasma sanitario: i cittadini del centro Abruzzo non meritano queste mortificazioni”.

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