Migranti L’Aquila, Noi con Salvini: ‘No ad invasione del territorio’

L’Aquila. “Rileviamo con piacere che, a seguito della nostra conferenza stampa, il Pd si è finalmente ridestato in merito al problema dei migranti, prendendone atto”.

Lo affermano i consiglieri comunali dell’Aquila di Noi con Salvini Emanuele Imprudente, e Luigi D’Eramo.

“Ci saremmo aspettati – proseguono – che dicesse un no deciso, data la situazione drammatica ed emergenziale che vive il nostro territorio, afflitto da mille difficoltà, da una persistente crisi economica e occupazionale e dall’aumento esponenziale della criminalità. Invece propone quella che si configura come un’invasione pianificata del territorio.

Una proposta che riteniamo inaccettabile, tanto piu’ che potrebbe aprire la strada ad una occupazione dei quartieri Case, con la logica conseguenza di trasformare la periferia della citta’ e le sue frazioni in quartieri ghetto riservati ai migranti, con tutte le nefaste conseguenze che, in altre città, stanno determinando criminalità e disordini e costringendo la popolazione, esasperata, a vivere nella paura. Una situazione che, inevitabilmente, sfocia in tensioni sociali che minano la vivibilità di questi quartieri. Per L’Aquila sarebbe il colpo definitivo.

Siamo pronti ad un atteggiamento responsabile – aggiungono Imprudente e D’Eramo – nei confronti di coloro che hanno ottenuto asilo politico, e che sono, peraltro, una parte residuale, ma, per tutti gli altri, si deve procedere ai rimpatri, poichè non siamo nelle condizioni di dare accoglienza essendo, noi stessi, in una situazione di difficoltà.

Prima di tutto pensiamo agli aquilani. Ci auguriamo che il partito al governo del Paese, della Regione e della città riveda le sue posizioni e, almeno per il nostro territorio, compia scelte in linea con la legittima aspirazione della comunità, già duramente provata, a vivere in condizioni di sicurezza. Pensi, piuttosto – concludono i consiglieri – a risolvere gli innumerevoli problemi di carattere sociale e occupazionale che ancora aspettano una risposta”.

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