Poggio Picenze, 221 firme contro il progetto della Variante Nord sulla SS17

Poggio Picenze. No al progetto di variante a Nord del comune aquilano di Poggio Picenze nell’ambito della realizzazione del nuovo collegamento veloce tra L’Aquila e Pescara: sono 221 le firme su 700 votanti raccolte a sostegno del progetto alternativo, che passa, invece, a Sud del centro abitato.

A opporsi le associazioni “Il Castello”, guidata da Antonio Galeota, ex sindaco poggiano, e “Memoria e futuro”, presieduta da Augusto Manilla, consigliere di opposizione della scorsa consiliatura, che parlano in rappresentanza di tutti i cittadini che hanno firmato.

Le associazioni appoggiano il progetto iniziale di galleria a Sud di Poggio Picenze, nei pressi del nucleo industriale, con un viadotto e un tunnel di collegamento.

Bocciata, invece, l’ipotesi che mercoledì una rappresentanza del tavolo tecnico coordinato dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci proporrà Roma presso la struttura tecnica di missione per proporre nuovo progetto.

“La variante Nord di Poggio Picenze è contro il territorio – scrivono le associazioni – Nei giorni scorsi, in pochissimo tempo sono state raccolte da associazioni culturali e altri 221 firme rappresentanti la maggioranza delle famiglie di Poggio Picenze, in appoggio alla Variante Sud che scorrerebbe immediatamente a valle delle cave di pietra”.

Quanto alle motivazioni del no, “a Poggio Picenze è stato riscontrato un impatto negativo soprattutto sulla salute dei poggiani che abitano a ridosso della Ss17, a causa delle polveri sottili che verrebbero emesse con il passaggio dei mezzi nel tunnel a Nord. Inoltre – proseguono – è l’unico paese dell’intero tracciato della statale a essere posizionato al di sotto del livello della stessa strada”.

“Il tracciato a Nord intralcerebbe la viabilità locale e la connessione dei centri abitati vicini, viceversa la soluzione a Sud renderebbe l’attuale Ss 17 a completo servizio delle popolazioni – denunciano ancora – La Variante Nord, che prevede una galleria lunga 830 metri, andrebbe a sconvolgere le consistenti falde acquifere di cui Poggio Picenze beneficia”.

E ancora, “la galleria impatterebbe negativamente sui tanti pozzi artesiani e sulle fontane pubbliche attive ancora al servizio della popolazione. Qualcuno si è chiesto quali conseguenze apporterebbe la totale mancanza di acqua a causa di una possibile interruzione dell’Acquedotto ‘La Ferriera’?”, si chiedono polemicamente.

Quanto ai vantaggi della Variante Sud, per le associazioni “sarebbe realizzata in gran parte su terreni mai coltivati poiché costituiti da roccia e pietre. In più favorirebbe in modo decisivo l’auspicata, anche da parte del sindaco dell’Aquila, realizzazione di un’unica zona industriale: San Demetrio, Poggio Picenze, Fossa, Picenze di Barisciano, Monticchio, Onna, Bazzano”.

C’è anche un aspetto economico. “Con ogni probabilità il costo della Variante Sud sarebbe di molto inferiore all’altra soluzione, e per la minore lunghezza (circa 500 metri partendo e arrivando allo stesso punto), e per la realizzazione di una galleria i cui costi di norma si attestano intorno ai 30 milioni per chilometro, contro quelli di un normale tracciato a raso (strada in superficie) pari a circa 3 milioni a chilometro”, fanno notare.

Infine, “l’eventuale realizzazione della Variante Nord comporterebbe maggiori costi a carico dell’Erario, per gli espropri e indennizzi delle attività artigianali, agricole e commerciali che su quel tracciato insistono”, concludono chiedendo di scegliere l’altro progetto.

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