L’Aquila, 639mila euro per forestazioni urbane, giardini di pioggia e piazze d’acqua

L’Aquila. La giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo agli interventi previsti dal “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”, finanziato dal Ministero della Transizione ecologica, per un importo totale di circa 639 mila euro.

Il progetto è finalizzato ad aumentare la resilienza dei sistemi insediativi soggetti ai rischi generati dai cambiamenti climatici, con particolare riferimento alle ondate di calore ed ai fenomeni di precipitazioni estreme e di siccità.

Gli interventi approvati, che costituiscono una prima sperimentazione di azioni concrete nella lotta ai cambiamenti climatici all’Aquila, riguardano principalmente i seguenti ambiti d’azione.

Forestazione Urbana: realizzazione di nuova area verde di 17mila metri quadrati con la piantumazione di circa 800 alberi autoctoni in prossimità della zona industriale di Pile, funzionale sia alla mitigazione dell’inquinamento emesso dalla zona industriale, sia alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.

Giardini della pioggia: allestimento di un sistema di raccolta delle acque piovane integrato all’interno di due aree verdi (una in via Amiternum e l’altra nella zona industriale di Pile). Si tratta di “rain gardens” che conserveranno e filtreranno l’acqua piovana consegnandola, a seconda delle esigenze del momento, o all’impianto fognario o al sistema di accumulo, in modo da poter essere utilizzata per irrigare altre aree verdi.

Piazze d’acqua (water square): a Campo Imperatore sarà realizzata uno spazio pubblico multifunzionale con piazze d’acqua che, in caso di forti piogge, si trasformeranno in bacini di raccolta e stoccaggio delle acque piovane, così da alleggerire la pressione sull’impianto fognario e in modo da avere la possibilità di riutilizzare le stesse nei momenti di maggiore siccità e stress idrico. Si presentano come delle aree per il gioco ed il relax che nel 90% del tempo risultano essere ‘asciutte’ ed utilizzabili come qualsiasi altro spazio pubblico tradizionale, mentre nel restante 10% e in base all’intensità delle piogge potranno risultare più o meno ‘allagate’.

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