Orso Marsicano, ancora un incontro tra AIW e Parco Nazionale d’Abruzzo

orsaPescasseroli. Con l’avvenuto cambiamento al vertice del Parco Nazionale d’Abruzzo, dopo che al Commissario straordinario Giuseppe Rossi è subentrato il Presidente Antonio Carraro di recente nomina ministeriale, l’Associazione Wilderness ha ridotto le critiche  alla politica di gestione del PNALM, imponendosi una “tregua dialettica” per rispetto alle difficoltà amministrative e gestionali che il nuovo Presidente ha dovuto affrontare nei primi mesi del suo mandato; ciò benché non siano, purtroppo, cessate le infauste notizie di orsi morti (almeno un caso registrato in quel di Villalago) e la segnalazione della ormai quasi abituale presenza di orsi ‘problematici’ attorno ai paesi del Parco (l’ultimo caso nelle vicinanze di Scanno) e, purtroppo, anche alla non meno infausta assenza, per quanto noto, di mancati avvistamenti di orse con piccoli dell’anno, che avrebbero potuto far tirare un sospiro di sollievo a tutti sul futuro di quest’animale.

 

“In un’ottica di collaborazione propositiva si è preferito avanzare – spiega il Segretario generale Franco Zunino – una richiesta di incontro conoscitivo ed interlocutorio in merito ai problemi ormai decennali sulla protezione dell’orso che, come altre associazioni ambientaliste, anche l’AIW da anni affronta con proposte e critiche costruttive che sono state la base di iniziative concrete portate avanti congiuntamente con le autorità del Parco, quale l’incontro di Lecce nei Marsi dello scorso autunno, che si chiuse con la sottoscrizione di un documento tra l’allora Commissario del Parco, la Comunità del Parco, gli ATC di Frosinone ed Avezzano, nonché con alcune rappresentanze locali del mondo della caccia, dell’agricoltura e degli allevatori (scaturito poi in un dettagliato progetto operativo di sostegno alimentare e difesa dell’habitat e del territorio dell’orso poi formalmente inoltrato al suddetto Commissario, ed indi al Ministero dell’Ambiente ed infine al nuovo Presidente del Parco, benché finora rimasto lettera morta). A precisa richiesta di un incontro che fosse, appunto, prosieguo della suddetta collaborazione, lo scorso 2 luglio, presso la sede del Parco di Pescasseroli, i vertici dell’AIW (il Presidente nazionale Bruno La Pietra ed il Segretario Generale Franco Zunino) hanno potuto interloquire a lungo con il Presidente, Antonio Carraro, affrontando e discutendo con reciproca soddisfazione su molti punti di vista.
Sono state riscontrate pronte e soddisfacenti risposte a quesiti e proposte future da programmare in una dialettica costruttiva e collaborativa, specie in merito al programma di sostegno alimentare da operarsi in forma diretta da parte dell’Ente Parco, sia in campo agricolo che zootecnico, specie per quanto riguarda la necessità di coltivare fondi a perdere e consentire la presenza di greggi “pubblici” secondo quanto a suo tempo concordato con il Commissario straordinario. Quest’ultimo aveva accantonato, a questo scopo, diverse decine di migliaia di euro nel bilancio di previsione, accogliendo anche la proposta di incentivare tale somma di bilancio con eventuali contributi volontari da parte degli ATC di Frosinone ed Avezzano.  Il Presidente Carraro ha assicurato di aver mantenuto tale accantonamento, con l’intenzione di poter cominciare ad utilizzarlo a partire dal prossimo autunno”.

Secondo l’AIW “un punto di incontro è stato trovato per quanto riguarda una collaborazione, da attivarsi al più presto anche grazie all’intermediazione dell’AIW, con il mondo venatorio in merito alla possibilità di dare eventualmente attuazione alla trasformazione dell’attuale Zona di Protezione Esterna del Parco nell’ “Area Contigua” prevista dalla legge 394; operando, secondo l’AIW, attraverso il coinvolgimento diretto delle rappresentanze venatorie locali ed indirettamente con le amministrazioni comunali interessate e sensibili alle loro esigenze; linea procedurale condivisa dalla Presidenza del Parco. Punti dolenti dell’incontro, in cui si è ravvisata discordanza di opinioni tra l’AIW ed il Presidente Carrara, sono invece stati quelli relativi alla supposta diffusione della tubercolosi bovina a danno dell’orso e sulla conseguente prospettiva di un blocco totale alla possibilità di predazione dell’orso su animali domestici isolati mediante recinzioni elettriche (più per evitare il rimborso dei danni che di aiutare l’orso!). Altro elemento di dissenso si è evidenziato in relazione alle voci ricorrenti di nuove catture per la ‘collarizzazione’ di altri orsi a scopo di ricerca e/o prevenzione (si parla di tutti gli orsi adulti!), che ha trovato l’AIW – conclude Zunino – decisamente contraria ad ogni ulteriore iniziativa in tale direzione”.

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