Chieti, carenza idrica: Ricci attacca Di Primio

chietiChieti. “Se non fossi una persona seria e responsabile in una situazione del genere avrei dovuto ordinare un’autobotte piena d’acqua, con incisa la faccia di Di Primio, e avrei dovuta piazzarla, in bella vista, in Piazza Valignani”.

Così in una nota l’esponente del Pd, nonchè ex sindaco di Chieti, Francesco Ricci, che aggiunge: “Ma questi atti di goliardia spiccia li lascio volentieri all’attuale sindaco e ad i suoi amici! E’ facile fare gli spiritosi quando non si ha la responsabilità di guidare una città, ma quando la gente protesta perché vuole risposte ai propri bisogni primari le chiacchiere stanno a zero e anche il mio successore non mi sembra abbia trovato soluzioni diverse e brillanti, come prometteva in campagna elettorale, rispetto ai problemi atavici del nostro sistema acquedottistico. L’unica cosa che ricordo di eclatante da parte di questo sindaco mi sembra sia stato il famoso sciopero della sete durato il tempo dell’annuncio fatto in pompa magna, davanti la sede dell’Ato, alle tv ed ai cronisti locali (per inciso ricordo che ne fece anche uno della fame ma non mi sembra che attualmente sia molto sofferente in conseguenza di quella esperienza). Di Primio ama le chiacchiere, i proclami e le sceneggiate ad effetto, discipline che mi vedono impreparato, ma la realtà è che i problemi sono sempre lì, senza soluzioni, e, anzi, sembrano peggiorati. Questa mattina le scuole delle altre città della vallata del Pescara interessate dalla mancanza di acqua hanno chiuso. Il nostro sindaco ha invece ritenuto che ai nostri figli avrebbe fatto bene, andando a scuola, fare qualche esperienza ‘scomoda’ al fine di temprare il proprio carattere fin da piccoli e prepararsi alle difficoltà della vita. Sembra tanto un raccontino di ‘fascisti su Marte’ ma è solo la cruda realtà. L’unica consolazione che il sindaco ha fornito agli ‘impavidi giovani chietini’ ed alle loro famiglie è che avrebbe fornito l’acqua necessaria con le autobotti della Protezione Civile. E’ stata solo l’ultima frottola del Sindaco perché la protezione civile si è presentata con qualche decina di bottiglie di acqua ‘Guizza’ per plesso e alle domande delle Insegnanti sulle autobotti promesse gli operatori della Protezione civile facevano solo spallucce. E’ facile immaginare, dove non si è potuto provvedere autonomamente, quali siano state le difficoltà e quali le condizioni igieniche che hanno dovuto subire docenti ed alunni. La verità è che il nostro primo cittadino ha fatto pagare all’intera Città la propria guerra personale all’Ato (di cui, in qualità di sindaco, fa parte) e all’Aca. Spero – conclude Ricci – che la Corte dei Conti, che provvederemo a breve ad interessare, faccia pagare a Lui personalmente i costi di questa sua personale impuntatura”.

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