Francavilla, Di Renzo contrattacca Luciani: è in difficoltà

stefano_di_renzoFrancavilla al Mare.Luciani è in evidente difficoltà. Un bravo politico non deve mai scadere sul personale. A Francavilla servono fatti e non parole”. Questa è la controrisposta del capogruppo dei Democratici per Francavilla, Stefano Di Renzo, al sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani.

“I fatti – aggiunge Di Renzo – dicono che il sindaco ha estromesso dal governo della città ben 4 amministratori del Pd di cui 3 eletti e rappresentanti ben 500 elettori (Di Renzo, La Barba, Rosato) ed uno con il quale aveva messo per iscritto un impegno pre elettorale per prendere il suo posto da candidato sindaco. Sarebbe interessante che spiegasse agli elettori con quale diritto ha rispedito a casa persone democraticamente votate e che hanno contribuito alla sua elezione. E per quale ragione chiama a fare gli assessori quanti invece si sono candidati contro di lui, persone che i cittadini avevano decretato non dovessero governare. Questa é l’idea di democrazia del sindaco? In realtà a Francavilla si replicano spettacoli già visti, ed è ora di concluderli. Riassumerò il concetto parafrasando slogan di un politico mio coetaneo, Matteo Renzi, che ho sostenuto fortemente alle primarie del Pd: ‘Francavilla adesso’. Francavilla adesso ha bisogno di più ricettività turistica e di un valido piano marketing e non di cambiare la destinazione d’uso di alberghi in appartamenti, di rifunzionalizzare il Palazzo Sirena e non di abbatterlo, di non consentire edificazioni senza il rispetto delle regole, di vedere salvaguardare il proprio lungomare e non farci atterrare nuove volumetrie provenienti dalle zone bianche, di una condivisione con la città delle tematiche fondamentali come nuovo PRG e Porto, condivisione attraverso commissioni speciali già proposte ma sempre bocciate in consiglio. I fatti che ho citato sono oggettivi ed inconfutabili, e meriterebbero risposte chiare che non arrivano. Il sindaco, anzichè mostrarsi in buona luce su Facebook, accetti il confronto politico in consiglio comunale, l’unico luogo di democrazia autentica”.

 

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