Chieti, il Wwf torna sull’incendio di rifiuti a Colle Sant’Antonio

Chieti. “Il WWF respinge il tentativo del sindaco di Chieti di personalizzare la polemica sulle inefficienze, purtroppo indubitabili, evidenziate da parte delle strutture pubbliche in occasione dell’emergenza rappresentata dall’incendio di rifiuti del 27 giugno scorso in località Colle Sant’Antonio”.

Si legge così in una nota del Wwf di Chieti, che prosegue: “È penoso il tentativo di far apparire il WWF come questuante per ottenere una sede e distratto sui problemi. L’intera attività svolta negli anni dall’associazione dimostra il contrario, così come dimostra l’assoluta lontananza del WWF da qualsiasi logica di appartenenza partitica. Il nostro “bersaglio” in ogni caso non sono mai le persone ma i fatti e i comportamenti. A proposito della sede il WWF Chieti, oggi Chieti-Pescara, ne ha una in concessione dal Comune di Chieti, al quale paga un canone mensile al pari di qualsiasi altra associazione, nel complesso dell’ex caserma Pierantoni, ma ha chiesto con due lettere, regolarmente protocollate presso gli Uffici comunali, di averne in sostituzione un’altra, presso il mercato coperto di via Ortona, al fine di poter aprire al pubblico un centro di documentazione ambientale, cioè una piccola biblioteca specializzata, e di ospitare anche la sede regionale. Se avremo gli spazi idonei lo faremo, a vantaggio di tutti. Altrimenti ci sarà impossibile, ma in ogni caso nulla cambia nel nostro impegno a favore dell’ambiente e dei cittadini, né l’eventuale concessione può garantire da parte nostra atteggiamenti di favore a chicchessia”.

“Ma non è questo il nodo – conclude la nota – il tentativo di deviare il discorso per distogliere l’attenzione dal problema principale non ci appartiene, così come non appartiene, ne siamo certi, alle associazioni, ai comitati e ai cittadini che si stanno ormai da molte settimane interessando dell’incendio di Colle Sant’Antonio. Torniamo perciò a parlare delle ordinanze per la messa in sicurezza del sito incendiato il 27 giugno scorso. La prima è andata a vuoto, come segnalato pubblicamente dai consiglieri 5 Stelle. Il sindaco afferma in una sua recente nota di aver firmato la nuova ordinanza, dopo aver verificato i destinatari. Sino a oggi, 7 settembre 2015 (l’ultimo controllo lo abbiamo fatto alle ore 13), a circa due mesi e dieci giorni dal rogo, sul sito ufficiale del Comune quel testo tuttavia non appare. Basta per inserire il Comune tra gli enti pubblici che su questa singola vicenda stanno dimostrando inefficienza?”.

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