Fedex San Giovanni Teatino: fumata nera dopo il tavolo con Di Maio

San Giovanni Teatino. Prosegue la vertenza dei lavoratori Fedex, con 361 licenziamenti decisi dopo l’acquisizione del gruppo italiano da parte di Tnt: in ballo anche il destino dei 6 lavoratori della sede di San Giovanni Teatino.

Oggi, a Roma, l’incontro tra sindacati e azienda al Mise, dove ha partecipato anche il ministro Di Maio. Secondo fonti sindacali, il colosso delle spedizioni sarebbe rimasto rigida sulla sua decisione di far confluire la gran parte dei lavoratori in cooperative, insieme a 140 ricollocamenti e alla proroga fino al prossimo aprile per la conclusione della manovra.

Sempre secondo le fonti interne ai sindacati dei dipendenti, i funzionari ministeriali presenti al tavolo avrebbero giudicato negativamente l’opzione cooperative e, più in generale, la conduzione della faccenda da parte di Fedex.

Una chiusura tra le parti che non si allenta e, dopo gli scioperi del 31 maggio e del 1 giugno, Filt Cgil, Uiltrasporti e Cisl Reti promettono nuove proteste e, con una nota, dichiarano: “Per risolvere positivamente la vertenza occorre che il Ministero produca il massimo sforzo nell’ambito degli incontri tra le organizzazioni sindacali e l’azienda, al fine di scongiurare i 361 licenziamenti e i 115 trasferimenti minacciati da FedEx e Tnt”. “Quanto alle dichiarazioni sul settore della logistica – sostengono infine le tre organizzazioni sindacali dei trasporti – registriamo positivamente che il Ministro conosce chiaramente la realtà di illegalità che affrontiamo e che denunciamo da anni. Proprio per questo esiste già, presso il Mise, il tavolo per la logistica, che è rimasto fermo durante il periodo elettorale e che deve necessariamente riprendere al più presto”.

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