Vacanze 2021, guida al green pass: come si ottiene e a cosa serve

La bella stagione è iniziata e sono molti gli italiani che stanno programmando ferie e viaggi, più o meno lunghi.

Quali sono le regole per viaggiare in Italia e all’estero? Per potersi spostare occorrerà il green pass?

Dal 26 aprile ci si può liberamente spostare tra regioni in fascia gialla e/o bianca senza alcuna documentazione. Al momento tutta Italia è in queste due fasce di rischio dunque, solo in quei territori che espressamente richiedono il green pass, occorrerà presentarlo: ne è un esempio la Sardegna che richiede ai turisti tampone negativo o vaccino. I presidenti di regione e le autorità locali possono infatti emettere ordinanze più restrittive rispetto a quelle nazionali.

Il “green pass” occorre sempre per spostarsi:

  • nelle zone d’Italia che lo richiedono per turismo
  • nelle regioni in fascia arancione e rossa, se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare
  • e per partecipare a matrimoni ed eventi.

Il “covid pass” è la certificazione che attesta una delle seguenti circostanze:

  • che si è vaccinati: e viene rilasciato già al momento della somministrazione della prima dose (ma ha validità dopo 15 giorni dalla somministrazione, e dura fino alla seconda dose). Al momento della seconda dose di vaccino, invece, il pass rilasciato ha una durata di 9 mesi. Per chi ha effettuato un vaccino monodose il pass vale dalla prima inoculazione.
  • che si è guariti dal covid: in questo caso viene rilasciato o dall’ospedale (se si è stati ricoverati) o dal medico di base
  • tampone: la certificazione è l’esito del tampone, antigenico o molecolare, effettuato 48 ore prima

Il pass è sempre obbligatorio, anche in zona gialla e bianca, per partecipare a feste, matrimoni, banchetti, cerimonie che siano civili o religiose come stabilito dal ministero della Salute a partire dal 1 giugno

Anche per i minori dai 2 anni in su è richiesto il pass.

Per viaggiare all’estero ancora non è disponibile il pass europeo ma una certificazione è richiesta, spesso insieme ad un tampone (ne sono un esempio Spagna, Francia, Grecia) quindi prima di partire bisognerà consultare il vademecum predisposto da ciascun Paese.

Per la metà del mese di giugno, stando alle dichiarazioni del Premier Draghi, dovrebbe essere disponibile il pass vero e proprio, in formato cartaceo o digitale. Restano tutte da chiarire le modalità di consegna: il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Colao ha dichiarato che si potrà scaricare anche sulle applicazioni dei cellulari IO ed Immuni. In alternativa alle app sarà predisposto un apposito sito.

Nel caso di IO il cittadino non dovrà fare nulla poiché ci si autentica con SPID o carta di identità elettronica e troverà direttamente nell’app il suo vaccino, certificato o tampone. E’ probabile che non servirà neanche aprirla ma basterà fotografare il Qr code sul proprio dispositivo. Sull’app Immuni dovrebbe essere richiesto un codice che verrà inviato all’utente o consegnato dopo il vaccino, tampone o certificato insieme al numero di tessera sanitaria. Le app andranno aggiornate a ridosso dell’uscita del green pass.             Valentina Fratò

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