Le Stelle Michelin 2025 hanno premiato numerosi ristoranti sparsi in tutta Italia, scopriamo le new entry e le grandi conferme del prossimo anno.
Con l’enorme diffusione dei contenuti multimediali dedicati al cibo e alla ristorazione, ormai è difficile non aver mai sentito parlare delle famose Stelle Michelin. Questi riconoscimenti sono conferiti, per l’appunto, dalla Guida Michelin, che ogni anno premia i ristoranti e le strutture ricettive migliori in base a parametri ben precisi.
La guida, nata nel 1900, assegna le sue Stelle già dal lontano 1926. Inizialmente i fondatori della guida, i fratelli Édouard e André Michelin (proprietari dell’omonima azienda di pneumatici), avevano lo scopo di incentivare la mobilità dei viaggiatori e dunque spingerli a comprare più dei loro prodotti.
All’inizio il premio assegnato era di una sola Stella, ma a partire dal 1931 fu introdotto il sistema a 3 Stelle che conosciamo ancora oggi. All’epoca le 3 assegnazioni venivano così descritte: 1 Stella, un buon ristorante nella sua categoria; 2 Stelle, merita una deviazione; 3 Stelle, merita un viaggio.
Un cielo immenso di Stelle Michelin 2025, anche per la sostenibilità
Ma quali sono i ristoranti che si sono aggiudicati questo prestigioso riconoscimento per l’anno a venire? Il 5 novembre, al Teatro Pavarotti Freni di Modena si è tenuta la cerimonia. Partiamo con le 3 Stelle, che oltre a riconfermare le 13 insegne dello scorso anno hanno anche accolto il ristorante veronese Casa Perbellini 12 Apostoli di Giancarlo Perbellini.
2 Stelle per Villa Elena di chef Marco Galtarossa a Bergamo e Campo del Drago di Matteo Temperini a Montalcino, in provincia di Siena. Molte anche le prime Stelle assegnate. In particolare sono stati conferiti 33 nuovi premi, portando il computo dei monostellati in Italia a 393.
Un’assegnazione particolarmente interessante è quella della Stella Verde Michelin, un nuovo premio istituito dalla guida per i ristoranti che si distinguono per il loro impegno verso la sostenibilità e le pratiche ecologiche. A vincere la Stella Verde sono stati i ristoranti Villa Maiella, a Chieti, Prezioso e Artifex, a Bolzano, Don Alfonso 1890 a Napoli, Al Gatto Verde di Modena, Ronchi Rò a Gorizia. Poi Agriturismo Ferdy a Bergamo, il Tiglio, ad Ascoli Piceno, La Locanda La Raia ad Alessandria, Il Cappero a Messina e infine il Bistrot a Lucca.
Le 11 strutture ricettive si sono dunque distinte per il loro impegno nella sostenibilità. In particolare i criteri di assegnazione hanno incluso uso di ingredienti locali e stagionali, riduzione degli sprechi, tecniche di cucina sostenibili (cioè a ridotto consumo energetico), educazione e sensibilizzazione e infine rispetto della biodiversità.
Un po’ come accade nei Bib Gourmand (tra questi il Ristoro d’Abruzzo a Civitella Casanova), che si distinguono per il buon rapporto qualità-prezzo dovuto a un utilizzo sapiente dei prodotti che offre il territorio.