Possiedi una stufa a pellet in casa? Ogni anno dovresti fare attenzione ad un aspetto obbligatorio, altrimenti rischi una multa da 5000 euro!
Negli ultimi anni tantissime famiglie hanno deciso di installare nelle proprie case una stufa a pellet. Ciò tuttavia non ha permesso di diminuire di così tanto i costi visto che la guerra tra Russia e Ucraina – oltre che sul gas naturale – ha impattato anche sul costo del pellet.
Per intenderci nel 2021 si poteva acquistare un sacco di pellet da 15 kg al costo di 5 euro, al momento un sacco dal medesimo peso costa almeno il doppio.
La stufa a pellet, ad ogni modo, rimane un apparecchio per il riscaldamento molto in voga e sta diventando sempre più il desiderio di tantissime persone. In pochi, però, sono al corrente che annualmente bisogna fare una manutenzione obbligatoria: vediamo insieme tutti i dettagli.
La manutenzione, la quale deve essere tassativamente effettuata da un tecnico abilitato, va eseguita prima dell’inverno, in modo tale da garantire un corretto funzionamento dell’impianto e non incappare in problemi di varia natura. Inoltre tutte le stufe a pellet necessitano di una pulizia frequente.
Nel momento in cui si effettua la manutenzione, secondo quanto stabilito dalla legge, il tecnico deve eseguire diverse operazioni. Tra queste: la pulizia della canna fumaria, la verifica dell’efficienza delle guarnizioni, eventuali fessure andrebbero sigillate, i residui delle parti interne della stufa andrebbero asportate ed infine andrebbe fatto il controllo delle missioni di fumi e dei componenti elettromeccanici.
Tutti i risultati, derivanti da tali operazioni, devono essere trascritti in un rapporto di manutenzione che il tecnico deve obbligatoriamente rilasciare al titolare della stufa. Al termine della manutenzione va anche aggiornato il libretto di impianto della stufa a pellet.
Oltre alla manutenzione annuale, esiste anche una manutenzione cosiddetta “straordinaria”. Viene effettuata in maniera cadenzata nel tempo e consiste nella pulizia dello scambiatore di calore (almeno una volta al mese) e nella pulizia del condotto della cenere e del fumo (una-due volte l’anno).
Ricordiamo, infine, che le autorità competenti – come stabilito dal DPR 74/13 – possono eseguire in qualsiasi momento dei controlli all’impianto. Qualora il titolare dovesse ritrovarsi con una stufa non a norma, ma anche per esempio non possedere il libretto, si ritroverebbe a fare i conti con una multa di una cifra compresa tra i 500 ed i 3000 euro. Più grave invece se il titolare non dovesse aver mai eseguito una manutenzione dall’impianto, a quel punto la multa potrebbe essere anche di 5000 euro.