La stufa a pellet può non funzionare quando c’è vento forte, rimediare senza chiamare un tecnico è possibile, ecco come.
Tante persone scelgono di inserire a casa una stufa a pellet, ritenendo non sufficienti i termosifoni per poter riscaldare l’ambiente, specialmente se si ha un locale particolarmente ampio. Questa ha inoltre il vantaggio di occupare poco spazio e di adattarsi facilmente a ogni ambiente, indipendentemente dal tipo scelto, oltre a non richiedere, salvo casi particolari, grossi così per la manutenzione.
Chi non ne ha mai avuta una può temere di non riuscire a utilizzarla come dovrebbe, ma fortunatamente il suo uso è tutt’altro che complesso. Una volta entrato nella camera di combustione, il pellet viene acceso da una candeletta elettrica a inizia a bruciare, con il vantaggio di poter controllare il processo continuamente.
Grazie al sistema di regolazione elettronico è infatti possibile monitorare in modo costante la temperatura, percependo quale sia la quantità corretta di pellet che deve bruciare. Nei modelli più moderni è inltre possibile sfruttare il w-fi, così da regolare l’accensione anche quando si sta per tornare nella propria abitazione. A volte però il maltempo può essere un problema.
Sapere di essere in possesso di uno strumento che può essere addirittura manovrato a distanza fa pensare a qualcosa di estremamente moderno e funzionale, che solo raramente può avere intoppi. Pensare che una stufa a pellet possa non funzionare in maniera adeguata a causa del maltempo e in modo particolare del vento forte può sembrare impossibile, invece questo può accadere piuttosto spesso.
Un intoppo come questo può creare notevole disagio a chi si trova in casa, specialmente se la giornata è fredda e si ha bisogno di riscaldarsi. Il vento può essere però un fattore da non trascurare perché questi apparecchi hanno la necessità di usufruire di un buon tiraggio nella canna fumaria, indispensabile per smaltire i fumi, situazione che è evidentemente ridotta con il vento.
Non solo, a volte queste condizioni meteo possono creare una dispersione di calore, rendendo così il processo inefficiente. Non si deve inoltre trascurare il ruolo svolto alterazioni d’aria, che rendono instabile la combustione della biomassa.
Chi vive in una zona in cui il vento può essere frequente dovrebbe innanzitutto posizionare la presa d’aria in accordo con la direzione del vento. Questo aspetto dovrebbe essere preso in considerazione già in fase di installazione, il tecnico dovrà verificare il reflusso dei venti, ovvero quando turbolenze e correnti d’aria interferiscono con il delicato equilibrio del tiraggio.
Altrettanto utile potrebbe essere l’inserimento di comignoli antivento, pensati proprio per migliorare l’evacuazione dei fumi. Non si corre così il rischio che il vento finisca nella canna fumaria, generando lo spegnimento della stufa a pellet. I materiali con cui vengono realizzati sono diversi, in casi simili può servire il consiglio di un esperto, che può indicare quello più adatto a seconda del luogo e dell’esigenza.