La nuova truffa viaggia online e ci colpisce mentre stiamo facendo shopping. Vediamo in cosa consiste e come tutelarci.
Ogni giorno un cittadino si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di un nuovo truffatore che, magari mentre dormiva, è riuscito ad escogitare un nuovo modo per svuotarci il conto in banca nel giro di qualche minuto senza nemmeno che noi ce ne rendiamo conto!
Le truffe ormai sono infinite quasi quanto l’Universo. E accanto agli escamotage più tradizionali e ormai conosciuti per sottrarci denaro – magari mentre stiamo prelevando allo sportello bancomat o mentre stiamo facendo la spesa – ogni giorno nascono meccanismi sempre più raffinati per mettere a dura prova le nostre finanze e la nostra sicurezza informatica.
L’ultima truffa naviga in rete e attacca chi è solito fare acquisti online. Si tratta di una truffa molto pericolosa in quanto insidiosa che inganna gli utenti con la scusa di un presunto vantaggio. Basta cascare nella trappola per trovarsi nei guai e mettere a rischio la propria sicurezza.
La nuova truffa online è molto diversa dalle solite e forse ancora più pericolosa in quanto si nasconde dietro un apparente vantaggio per il consumatore. Cascarci è veramente semplicissimo ma chi ci casca mette seriamente a rischio la propria sicurezza. Eppure tante persone hanno creduto a questo “finto vantaggio” e si sono ritrovate nei guai.
La nuova truffa ha un nome ben preciso: si chiama “brushing“. In pratica un utente che normalmente fa acquisti su Amazon piuttosto che su Aliexpress o Temu, all’improvviso, riceve a casa un pacco che non ha mai ordinato con oggetti che vengono spacciati come “omaggi”.
Si tratta, solitamente, di oggetti di scarso valore come piccoli accessori oppure oggetti decorativi. Di sicuro non vi invieranno un cosmetico da 200 euro o un paio di stivali di pelle o un televisore. Questo pacco “non richiesto” ha uno scopo ben preciso: fare in modo che l’utente che lo ha ricevuto a sorpresa scriva una recensione positiva in modo da aumentare la visibilità del venditore di tali oggetti sulle piattaforme di e-commerce.
Apparentemente tutto questo può sembrare un meccanismo innocuo ma non è affatto così. Infatti i venditori, attraverso questa truffa, s’impossessano dei dati dei consumatori come il loro indirizzo e da qui possono andare oltre riuscendo a violare ulteriormente la privacy del destinatario una volta che lui o lei accede sulla piattaforma online per scrivere una recensione.
Questi dati possono essere poi venduti e utilizzati per altre truffe. Senza contare il gioco di concorrenza sleale: questi venditori, alla fine, ottengono visibilità attraverso recensioni che, in un certo senso, “comprano” inviando pacchi non richiesti con piccoli omaggi. L’unico modo per difenderci e non alimentare questo giochino sleale è rifiutare il pacco non richiesto.