‘Se fai il cattivo Babbo Natale non ti porta i regali’: smetti subito di dire questa frase a tuo figlio, è altamente pericolosa

Una frase che ancora ad oggi viene spesso detta quella dei regali da parte di Babbo Natale ai bimbi ‘cattivi’: ecco perché dovresti evitarla immediatamente. 

Nonostante ad oggi il Natale e il suo concetto abbiamo sotto diversi aspetti subìto un notevole cambiamento(sociale, culturale ed educativo), permea ai giorni nostri il classico quanto diseducativo concetto del ‘bimbo bravo‘ e ‘bimbo cattivo‘. Non appena arriva il periodo delle festività natalizie, qualsiasi capriccio, cattiva azione o monelleria viene automaticamente minacciata con la più celeberrima delle frasi: ‘Se fai il cattivo Babbo Natale non ti porta i regali‘.

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‘Se fai il cattivo Babbo Natale non ti porta i regali’: smetti subito di dire questa frase a tuo figlio, è altamente pericolosa – abrezzo.cityrumors.it

A me l’hanno sempre detta e sono venuto su bene!’, potrebbe pensare qualcuno, qualcun altro invece potrebbe non dare troppo peso al significato perché ‘tanto i bambini non ricordano‘, ma in realtà le cose sono ben diverse rispetto a come ce le immaginiamo. La psicologia soprattutto nell’ultimo decennio si è evoluta e ci ha fornito parecchi spunti su cui riflettere riguardo all’educazione dei propri bambini. E anche il fattore Natale non esula dall’argomento. Ed oggi, insieme a voi, vogliamo affrontare questa frase e siamo sicuri che al termine della lettura, non la userete più. Scopriamo perché!

Babbo Natale non porta i regali ai bimbi cattivi: perché dobbiamo diseducarci da questa frase limitante e limitata

Il concetto del bimbo bravo e del bimbo cattivo è già di per sé abbastanza borderline perché in realtà un’azione compiuta da un piccolo di età compresa tra i 6 e i 10 anni non potrà nel modo più assoluto definirsi, appunto ‘buona‘ o ‘cattiva‘. Cos’è la cattiveria? Cos’è la bontà? Concetti forse apparentemente astratti, ma che inseriti in un contesto di gioco, scolastico o sociale in età di sviluppo ci fanno certamente ridimensionare il significato.

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Babbo Natale non porta i regali ai bimbi cattivi: perché dobbiamo diseducarci da questa frase limitante e limitata – abruzzo.cityrumors.it 312024

Un bambino potrebbe essere definito cattivo per via dei capricci? Potremmo affermare un’azione cattiva quella di un urlo, una litigata con un compagno di classe o un dispetto? Parliamo di crescita, di dinamiche che certamente iniziano a forgiare il carattere del piccolo e qui noi genitori dobbiamo innanzitutto agire, gettare le basi di una buona educazione. E in questo discorso specifico la minaccia dei regali mancati da parte di Babbo Natale non solo non funziona, ma può creare diversi danni.

Innanzitutto, con questa minaccia siamo noi genitori a perdere di credibilità: chi sarebbe effettivamente in grado di punire il proprio bambino non facendogli alcun regalo di Natale? Ve lo diciamo noi, nessuno. E proprio in questo frangente quella ‘punizione‘ mirata a cambiare l’atteggiamento del piccolo perderà anche funzionalità. Successivamente questa non fa neanche bene al benessere psicologico del soggetto perché stiamo mirando a un oggetto fonte di gioia, connessa alla magia di tutto il periodo natalizio.

Pertanto non solo noi genitori agli occhi dei bambini perderemo fiducia, ma loro stessi vivranno la minaccia come una sofferenza, un eventuale terrore e quel cambiamento che desideriamo in loro potrebbe avvenire solo in funzione della mancanza del regalo e non perché abbia effettivamente compreso la natura di quella monelleria.

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La magia del Natale non può essere ‘minacciata’ a sua volta dalla minaccia dei regali – abruzzocityrumors.it

Bisogna quindi cambiare prospettiva: proviamo innanzitutto a capire le ragioni che vi siano dietro quell’azione considerata cattiva ed evitiamo di definirla tale. I bambini non sono buoni o cattivi, ma assorbono il contesto in cui viviamo e in automatico si sentiranno buoni o cattivi solo per nostra definizione. Dopo aver compreso la ragione, è necessario guidare il piccolo alla reale comprensione del gesto affinché non venga più ripetuto poiché fatto suo, compreso e ragionato. Infine, la magia del Natale non va toccata: perché sviluppa la creatività, le connessioni familiari e in questo caso, certamente la bontà. 

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