Come risparmiare sull’acqua calda: ecco finalmente svelato il consiglio degli idraulici per ridurre i costi sulle bollette.
L’autunno è ormai iniziato e presto – o perlomeno secondo il calendario suddiviso per regioni climatiche – ci troveremo a riaccendere i termosifoni. C’è però un’altra voce che incide significativamente tutto l’anno sulla bolletta del gas e che spesso viene sottovalutata: quella relativa all’acqua calda.
In effetti nessuno ci pensa mai, ma l’acqua sanitaria, per intenderci quella che usiamo per lavarci, ha anch’essa un certo peso sui consumi domestici mensili, specialmente se siamo abituati a trascorrere molto tempo sotto la doccia oppure se siamo soliti lavare i denti o addirittura i piatti con l’acqua calda. È chiaro a tutti che questi comportamenti, oltre ad essere piuttosto scellerati, tendano anche ad incidere fortemente sui consumi.
Se poi per scaldare l’acqua sanitaria si usa uno scaldabagno si avrà un costo aggiuntivo non solo sulla bolletta del gas, ma anche su quella della corrente elettrica. Se, quindi, si vuole cercare di risparmiare qualche soldo a fine mese, faresti bene a seguire il consiglio degli esperti.
Risparmiare sui costi dell’acqua calda è possibile: ecco svelato il consiglio dell’idraulico
Un sistema molto efficace per scaldare l’acqua in casa se non si ha una normale caldaia a gas è lo scaldabagno. Tuttavia, per quanto sia pratico ed efficace, questo strumento ha anche un peso notevole sulla bolletta della corrente elettrica. Per cercare di risparmiare qualche soldo, una buona idea potrebbe essere quella di accenderlo solo durante le fasce orarie in cui la corrente costa di meno.
Come sappiamo infatti, la giornata è divisa in tre fasce. La fascia F1, che va dalle 8.00 alle 19.00 dal lunedì al venerdì, è quella in cui l’elettricità costa di più (circa 0,228 €/kWh). Le fasce F2 e F3 sono invece quelle più economiche e vanno rispettivamente dalle 19.00 alle 8.00 in settimana e nei week end e nei giorni festivi. In queste ultime due fasce il costo dell’energia elettrica può arrivare fino a 0,205 €/kWh. Ciò significa quindi che accendendo lo scaldabagno in F1 si può spendere circa 729,60 euro all’anno, facendolo in F2 e F3 il costo annuale si aggirerebbe intorno ai 656 euro, con un risparmio quindi di circa 73,60 euro all’anno.
Ma come fare per ricordarsi di usare lo scaldabagno solo nelle fasce orarie più convenienti? Se hai paura di dimenticarti di controllare l’ora, puoi ricorrere a questo trucchetto infallibile, consigliato anche dagli idraulici. Basta munirsi di un apposito timer elettrico che ha proprio la funzione di far partire lo scaldabagno solo quando la corrente costa meno.
In pratica, ha tre impostazioni: acceso (I), automatico (AUTO) e spento (O). Selezionando la modalità automatica il timer andrà ad azionare lo scaldabagno da solo durante le fasce orarie più economiche. Insomma, con una spesa compresa fra i 20 e i 50 euro si potrà risparmiare quasi un centinaio di euro all’anno. Una vera furbata! Per risparmiare in bolletta segui anche questi altri semplici accorgimenti.