Una pasta perfettamente salata è la chiave per un piatto perfetto e da leccarsi i beffi: ecco quando è il momento giusto per farlo.
L’acqua salata nel momento in cui si cuoce la pasta è il primo e probabilmente il più importante passo per un ottimo piatto. Scientificamente parlando, c’è un solo motivo valido per salare l’acqua della pasta: condisce ogni punto del piatto in modo uniforme.
Nelle scuole di cucina, agli apprendisti viene insegnato a condire il piatto un po’ alla volta fin dal primo passo; questo esalta ogni ingrediente e crea sapori graduali e più complessi. La stessa filosofia vale anche per la cottura della pasta: dunque, salare l’acqua getta le basi di un ottimo pasto. Tuttavia, in molti si chiedono quando è giusto farlo, prima o dopo l’ebollizione? Di seguito, scopriamolo insieme.
Ecco qua va salata la pasta: esiste un momento ideale per farlo
Sebbene vi sia un consenso diffuso sul fatto che l’acqua salata sia un prerequisito per una pasta ben cotta, la questione di quando aggiungere il sale rimane fortemente controversa. L’attimo più efficace per aggiungere il sale nell’acqua della pasta è il momento in cui l’acqua bolle: in questo modo si ottiene un piatto condito in modo uniforme. Si dovrebbe aspettare finché l’acqua non bolle effettivamente. Questo non solo aiuta il sale a dissolversi più velocemente, ma protegge anche la pentola.
Invece, se aggiunti quando l’acqua è fredda, i cristalli di sale possono depositarsi sul fondo e lasciare piccoli graffi e rigature inaspettate. Tuttavia coloro che optano per una salatura ad acqua fredda affermano che il loro approccio è supportato dalla scienza.
Sostengono che l’aggiunta di sale, o cloruro di sodio crea una soluzione che consente all’acqua di raggiungere un punto di ebollizione più elevato. Sostengono che questa temperatura più alta è ottimale per cuocere la pasta. Per quanto riguarda le quantità, la maggior parte degli esperti consiglia un cucchiaio colmo di sale per litro d’acqua (o per chilo di pasta secca).
Si stima infatti che mezzo chilo di pasta assorba solo circa un quarto di quella quantità. Qualsiasi tipo di sale va bene: quello da cucina, kosher, marino. Da evitare il sale iodato, che conferirà un sapore sgradevole alla pasta. Se si prevede di utilizzare l’acqua della pasta per ulteriori cotture (addensando ed emulsionando le salse, ad esempio), troppo sale nell’acqua renderà il piatto finale più salato.