Può capire di sottoporsi ad una dieta e rendersi conto di perdere centimetri ma non peso. Un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensi, cerchiamo di capire se è un bene o no.
Il processo di dimagrimento è associato alla perdita di peso e in effetti parliamo del naturale corso delle cose. Ma perdere peso vuol dire anche riuscire a ridurre i centimetri, del resto è così che si notano le differenze. Tuttavia può capitare quel particolare fenomeno per cui, pur seguendo una dieta, si riescono a perdere centimetri ma non peso: che significa questo in termini di salute?
Indubbiamente perdere centimetri ma non vedere nessuna variazione sulla bilancia può provocare frustrazione, oltre che generare un senso di confusione con la convinzione che non si sta seguendo per bene il regime alimentare dietetico.
In realtà c’è da dire che, nonostante all’apparenza non possa sembrare, riuscire a perdere centimetri senza perdita di peso non è un aspetto negativo, tutt’altro. Nei fatti quei centimetri in meno segnalano un miglioramento della composizione corporea che, in termini di salute, è un fattore importantissimo.
Cerchiamo intanto di capire a cosa è dovuto questo fenomeno; la perdita di centimetri non associata alla perdita di peso è determinata dalla trasformazione del grasso in muscolo. Il tessuto muscolare è più denso ed occupa meno spazio di quello adiposo, ma fattori come l’attività fisica in generale, l’allenamento di forza e la variazione idrica possono comunque trasformare il nostro corpo, rendendolo tonico pur senza perdere peso.
Quando parliamo di perdita di peso ci riferiamo alla perdita del peso corporeo totale, che comprende sì il grasso ma anche la massa muscolare e l’acqua. La perdita di volume invece si concentra sulla perdita di massa grassa che è quella più deleteria.
Il metabolismo gioca un ruolo fondamentale, più è veloce più facilità la perdita di grasso. Altrettanto importante è la relazione tra massa grassa e massa magra; l’esercizio fisico, soprattutto quello di forza, fa aumentare la seconda riducendo di gran lunga la prima senza particolari variazioni sulla bilancia.
In altre parole si può mantenere lo stesso peso, ma in termini salutistici che è superiore la massa magra allora il segnale è positivo perché quelli che si hanno sono muscoli e non grasso che invece è pericoloso.
La riduzione di centimetri, soprattutto nella zona addominale, è un segnale più che positivo, quindi. Significa, in buona sostanza, andare a perdere quell’accumulo di grasso viscerale -quello che si trova intorno agli organi interni- che è causa di un maggiore rischio di patologie cardiovascolari oltre che diabete di tipo 2 e altre condizioni.
Per questo riuscire a ridurlo anche drasticamente non può che essere considerato un fattore positivo che nel tempo permetterà anche un miglioramento metabolico con eventuale maggiore perdita di peso.