Se l’auto viene rubata in un parcheggio a pagamento di chi è la responsabilità? Sul punto interviene la Suprema Corte di Cassazione
Negli ultimi mesi, si è verificato un preoccupante aumento dei furti auto all’interno dei parcheggi a pagamento, creando un clima di insicurezza tra i conducenti che cercano un luogo sicuro per parcheggiare le proprie vetture. Ma, qualora dovesse accadere un inconveniente del genere, di chi è la responsabilità? Facciamo chiarezza.
Le autorità locali sono attualmente alle prese con una serie di casi in cui auto di ogni genere sono state rubate mentre erano parcheggiate in strutture a pagamento. Questo fenomeno sta destando crescente preoccupazione tra i residenti e gli automobilisti, portando le forze dell’ordine a intensificare i controlli e a implementare misure di sicurezza più rigorose.
Le autorità stanno ora collaborando con i gestori dei parcheggi per migliorare la sicurezza, implementando sistemi di videosorveglianza più sofisticati e aumentando la presenza di personale di sicurezza. Ma, in attesa di interventi strutturali, di chi è la colpa per questo tipo di reati? Ecco cosa dice la legge.
Parcheggio a pagamento, se ti rubano l’auto vieni risarcito?
I gestori dei parcheggi a pagamento hanno un ruolo cruciale nella protezione dei veicoli dei loro clienti. Dovrebbero investire in tecnologie di sorveglianza avanzate, illuminazione sufficiente e personale di sicurezza ben addestrato. La mancanza di tali misure può mettere in discussione la responsabilità dei gestori nei confronti dei clienti che pagano per un servizio di parcheggio sicuro.
A fare chiarezza sul punto, peraltro, è stata la Corte di Cassazione. In particolare la Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione. Secondo i giudici di Piazza Cavour il gestore del parcheggio è tenuto a risarcire il cliente nel caso di furto dell’auto, a meno che non abbia informato il cliente dell’esonero di responsabilità prima della conclusione del contratto.
Per gli Ermellini, vi è l’obbligo di custodia e di conseguenza la responsabilità del gestore per eventuali furti. Una responsabilità che può essere derogata solo in caso di accordo contrario. Di conseguenza – secondo la pronuncia della Suprema Corte – se l’automobilista non viene informato prima dell’accesso al parcheggio, il gestore è tenuto a risarcire eventuali furti.
Ovviamente, è stata la conclusione dei giudici della Cassazione, la comunicazione dev’essere chiara e inequivocabile: non basta la mera apposizione di un cartello indicativo circa l’esonero delle responsabilità.