Ogni anno migliaia di spedizioni non arrivano a destinazione, se vi siete affidati a Poste Italiane e il pacco non arriva non perdete tempo, il rischio è che il vostro pacco venga smaltito e perso per sempre.
Se fino a dieci-quindici anni fa le spedizioni erano qualcosa di riservato alle aziende o ad evenienze particolari, al giorno d’oggi richiedere o effettuare una spedizione è prassi quasi giornaliera. A fare espandere il settore delle spedizioni private ci hanno pensato i servizi di e-commerce attraverso i quali vengono fatti la maggior parte degli acquisti degli italiani.

La diffusione di Amazon, ma anche eBay, Shein, Temu, Zalando e tutti gli altri siti dov’è possibile acquistare prodotti di vario genere ha fatto sì che l’utente finale preferisca acquistare comodamente da casa, sia perché è certo che il pacco gli arrivi direttamente all’indirizzo indicato, sia perché spesso e volentieri riesce a risparmiare sul costo del prodotto scelto.
A questa abitudine si è aggiunta quella di vendere e acquistare prodotti di seconda mano da privati. Vinted, Subito ma anche il Market Place di Facebook sono diventati luoghi di incontro tra venditore e acquirente attraverso i quali concordare prezzo e tempistiche di una spedizione. Opportunità sicuramente da sfruttare che però nascondono qualche rischio.
Consegna in ritardo e rischio di pacco smarrito: i casi sono migliaia ogni anno
Quando si ordina un prodotto da un sito di e-commerce affidabile è difficile che il pacco contenente il prodotto acquistato non arrivi al destinatario. Questo perché il sito stesso fa da garante per l’arrivo della spedizione e nel caso in cui il pacco non dovesse arrivare si offre di restituire al cliente la somma pagata. Ciò non significa che un venditore che si appoggia alla piattaforma non possa sbagliare l’indirizzo di spedizione o che non si dimostri affidabile.

Sebbene sia minore il rischio di incappare in qualche venditore fittizio o sbadato rispetto alle transazioni che avvengono direttamente tra privati, la cosa non è certamente da escludere. Ogni anno in Italia migliaia di pacchi non arrivano a destinazione e le cause principali sono proprio gli errori di etichettatura (indirizzo mittente o destinatario errati) e le frodi.
Escludendo dal discorso il caso delle truffe – per le quali l’unica cosa da fare è rivolgersi alla polizia postale – vediamo cosa succede ai pacchi quando non riescono a raggiungere la destinazione e cosa può fare il consumatore per evitare di perdere il contenuto per il quale ha speso parte del proprio denaro e nel quale ha investito interesse e aspettative.
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Cosa succede quando un pacco gestito da Poste Italiane non arriva a destinazione e cosa si può fare per non perderlo
Se il pacco che state attendendo è gestito da Poste Italiane (la maggior parte delle spedizioni provenienti dall’Italia sono gestite da Poste, persino quelle di Amazon e degli altri e-commerce) e per qualche motivo non arriva a destinazione si attiva una prassi standard che si concluderà con lo smaltimento del pacco e la perdita definitiva del suo contenuto.
Tale prassi può attivarsi anche nel caso in cui l’indirizzo di spedizione sia indicato correttamente dal venditore, quando il corriere che si occupa della consegna non trova il destinatario della spedizione per più di una volta. Va detto però che in questo caso il corriere avrà provato a contattare l’utente telefonicamente prima della consegna e avrà lasciato una notifica nella buca della posta per avvisare, dunque sarà più facile impedire lo smaltimento.

Nel caso stiate attendendo un pacco e passi troppo tempo è consigliabile consultare il sito del corriere e controllare lo stato della spedizione – ogni corriere rilascia un codice di spedizione che è tracciabile e che permette di conoscerne gli spostamenti – e nel caso risultasse in deposito cominciare ad attivarsi prima che si troppo tardi.
Poste Italiane infatti manda i pacchi non consegnabili al deposito cittadino dove rimangono solo per pochi giorni. Successivamente vengono consegnati al centro di smistamento e se non si dovesse reperire né il destinatario né il mittente verrebbero etichettati come irreperibili e messi nelle liste di smaltimento.
L’unico modo per non perdere il contenuto del pacco è riuscire a contattare il corriere – in questo caso Poste Italiane – per scoprire l’ubicazione del deposito o del centro smistamento e andarlo a recuperare in prima persona. Una volta inseriti in queste liste di smaltimento sarà impossibile recuperare il contenuto del pacco.
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Le aziende di e-commerce hanno politiche di reso e reclami che consentono all’utente di recuperare quanto speso, in ogni caso l’acquirente ha tempo 30 giorni dal giorno di spedizione per presentare reclamo e chiedere la restituzione del denaro speso o una seconda spedizione. La legislazione tutela totalmente l’acquirente, assicurandogli il rimborso se il problema viene segnalato per tempo.