In questo borgo tra le colline abruzzesi la cucina è ancora quella della nonna: ci vai un giorno, ma poi non vorresti tornare più

La cucina è ancora quella della nonna in questo borgo tra le colline abruzzesi. Ci vai un solo giorno e non vorresti più tornare da lì. Scopriamolo insieme.

Vi proponiamo ancora un viaggio verso un posto meraviglioso e che basa la sua tradizione su piatti straordinari che amplieranno gli orizzonti della vostra cultura gastronomica. Tornerete arricchiti anche se studierete subito a tavolino la prossima volta per recarvi in questo posto.

un paesino visto dall'alto
In questo borgo tra le colline abruzzesi la cucina è ancora quella della nonna: ci vai un giorno, ma poi non vorresti tornare più (Foto Comune) Abruzzo.CityRumors.it

L’Abruzzo è una tra le regioni italiane che più guarda indietro alla tradizione sotto diversi punti di vista, qui la cultura popolare è straordinariamente importante e ci permette di interfacciarci con tantissime storie.

Molte di queste si articoleranno attraverso la possibilità di assaggiare piatti e pietanze differenti, in grado di arrivare dritte al nostro stomaco ma di toccare anche i nostri sentimenti. Un qualcosa che racconta in maniera intelligente un territorio contraddistinto da posti stupefacenti e la possibilità di riuscire a meravigliarsi ancora di fronte a questi.

Non mancano gli scorci di natura, straordinari da ammirare, oltre che monumenti ed edifici che meritano di essere visitati. Il tutto arricchito dal solito tocco di calore che regalano le persone di questo posto.

Collarmele, tra le colline abruzzesi dove la cucina è ancora quella della nonna

Collarmele si trova in provincia de L’Aquila e sorge a 835 metri sul livello del mare contando appena 766 anime. Il paesino sorge alle pendici del gruppo montuoso del Sirente-Velino e regala uno spettacolo naturale davvero invidiabile.

donna anziana con conserva
Collarmele, tra le colline abruzzesi dove la cucina è ancora quella della nonna (Abruzzo.CityRumors.it)

La cucina qui è una vera e propria cultura, un’istituzione da proteggere e tramandare. Si basa sulla cultura dell’agricoltura e della pastorizia con un prevalente utilizzo di ingredienti della tradizione povera.

Per preparare le ricette sono protagonisti ingredienti tipici del posto come gli orapi, degli straordinari spinaci selvatici, ma anche farro, fagioli, cicerchie, miele e carne rigorosamente ovina. Terra che offre anche prodotti pregiati come funghi, tartufi e persino lo zafferano. 

Tra i protagonisti in cucina troviamo le sagne, un particolare tipo di pasta realizzato con acqua e farina e accompagnato nella maggior parte dei casi dal classico castrato che è tipico di queste parti. Non dimentichiamo poi il formaggio con un pecorino speciale che dovete assolutamente provare. Di fronte a tutte queste delizie non vi verrà di certo voglia di tornare.

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Cosa c’è da vedere a Collarmele?

Ma per gli appassionati d’arte cosa c’è da vedere a Collarmele? Iniziamo dalle tantissime strutture religiose che meritano di essere menzionate. Tra queste spicca la Chiesa di Santa Maria delle Grazie che ha una facciata tipica del Cinquecento e che nella parte superiore è arricchita da maioliche policrome rinascimentali realizzate da un artista del posto, Bernardino de’ Gentili di Anversa degli Abruzzi.

stradina caratteristica con paesaggio in fondo
Cosa c’è da vedere a Collarmele? (Facebook Comune di Collarmele) Abruzzo.CityRumors.it

Molto bello è anche il Tempo di Santa Maria del Cituro che si trova in località Fonte Cituro e che è stato ricostruito nel 1988 in memoria di un’antica cappella.

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Tra i monumenti troviamo quello dei caduti della Prima Guerra Mondiale e quello inaugurato per ricordare il centenario del terremoto della Marsica del 1915.

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