Stanno per attivarsi importanti restrizioni inerenti un’abitudine che hanno milioni di cittadini: si rischia una multa salatissima, e molti non lo sanno.
Forse a causa della pandemia da Covid, che ha cambiato profondamente la visione della salute in generale, o forse perché stiamo entrando in un’era volta a garantire maggior benessere all’ambiente e ai cittadini, fatto sta che presto molte delle abitudini che abbiamo oggi andranno a scomparire.
La tutela della salute pubblica sta diventando un’imperante necessità, e potrebbero anche sorgere dei dubbi circa la reale utilità dell’avvio di determinate misure. In fondo, il buon senso comune sarebbe già sufficiente a limitare i danni dei comportamenti sbagliati, ma dalla politica arriva un messaggio importante: dobbiamo fare ancora di più, e per il bene di tutti le libertà non sono più concesse.
Stai attento a non commettere mia più questo errore comune
Siamo a Milano, ma le nuove regole che a breve saranno introdotte probabilmente verranno attivate in tutte le città italiane. Il capoluogo lombardo sta attuando una serie di misure atte a salvaguardare la salute pubblica, e oggi si apprende che dal 1 gennaio 2025 sarà assolutamente vietato fumare negli spazi aperti.
C’è da dire che alcune restrizioni in questo ambito sono già in essere, infatti è vietato fumare nei giardini dove si trovano aree gioco per bambini, nonché vicino a donne incinte, e non possiamo che condividere queste regole.
Il prossimo step, però, prevede una battaglia durissima contro i fumatori, che non potranno in alcun modo fumare all’esterno: pena, multe da 240 euro e forse anche di più. Il Comune di Milano ha deciso infatti che la città metropolitana dovrà diventare completamente “smoke-free”.
Chi ancora avesse voglia di fumare, potrà farlo solamente in alcune aree dedicate, e rispettare la distanza di almeno 10 metri dalle altre persone.
Per spiegare le ragioni di questa decisione, l’Amministrazione riporta di alcuni studi secondo cui le sigarette concorrono all’aumento delle emissioni da Pm2.5 e dunque ad incrementare i rischi per la salute di chi si espone al fumo passivo.
Chi dal 1 gennaio prossimo non rispetterà le nuove regole, come detto, andrà incontro a sanzioni dai 40 ai 240 euro, ma l’Amministrazione “rassicura” i fumatori: l’intenzione non è quella di “far cassa” o di “punire”, piuttosto di “rieducare” e disincentivare l’abitudine del fumo. Paradossalmente, però, le sigarette elettroniche saranno ammesse, o almeno questo è ciò che si ipotizza al momento.
Di sicuro fumare non è un’abitudine salutare, e di sicuro non è corretto fumare vicino a chi non fuma, ma risulta sempre più evidente, ormai, il modello di città e di cultura che la politica vuole imporre.
Dovremmo seriamente chiederci perché a decidere come dobbiamo condurre le nostre esistenze siano sempre di più e solamente i politici. Si tratta di un sistema che da una parte presenta dei vantaggi ma dall’altra lede i diritti di libertà, e soprattutto offende le capacità intellettive, di giudizio ed etiche dei cittadini, che con un’adeguata campagna informativa potrebbero sviluppare comportamenti corretti senza bisogno di divieti e punizioni.