Una situazione che potrebbe creare non pochi dubbi: l’olio che solidifica. Cosa occorre sapere.
Quando si ha a che fare con alcuni ingredienti, notare, d’improvviso, alterazioni o cambiamenti negli stessi fa scattare, in automatico, un campanello d’allarme. E, ovviamente, è giusto che sia così: tutelare la propria salute è essenziale e qualsiasi dubbio deve essere sciolto prima di procedere all’uso. Ecco un dettaglio che ho notato con il mio olio e cos’ho scoperto a riguardo.
Ci sono alcuni prodotti che amiamo per la loro versatilità, per i risultati che regalano e per i benefici che possono apportare al nostro organismo, al corpo e così via. Parliamo oggi di un prodotto tra i più apprezzati e di un particolare che non può passare inosservato.
Ebbene, chiunque abbia in casa un vasetto di olio di cocco potrà capire di cosa si parla. Questo prodotto amatissimo è una vera chicca della cosmesi e sono in molti a servirsene per la cura di pelle, capelli e così via. Alcune tipologie sono utilizzabili anche in cucina e, ovviamente, il profumo eccezionale è ben noto a tutti. Tuttavia, c’è un dettaglio che fa sorgere qualche dubbio: perché, d’improvviso, cambia consistenza?
Sarà capitato a chiunque ne faccia uso sia d’estate che d’inverno. Mentre, nella bella stagione, si può presentare quasi liquido o comunque “sciolto”, ecco che, quando arriva il freddo, si trasforma in un prodotto compatto, simile ad un burro duro. Ciò significa che non è più utilizzabile?
Assolutamente no. A quanto pare, infatti, questa sarebbe una caratteristica comune ad alcuni oli vegetali dovuta alla tipologia di acidi grassi di cui si compongono dovuta proprio alle basse temperature. Per questo è comune notarlo in inverno, quando fa freddo. E, inoltre, sembra che tale fenomeno potrebbe, anzi, indicare una buona qualità dell’olio stesso, una sua “purezza”.
Forse pochi sanno, inoltre, che una tale eventualità potrebbe verificarsi anche con il classico olio d’oliva. Ovviamente non con tutti, dipenderà dalle olive con cui vengono prodotti, dal clima e dalle temperature in cui le stesse crescono e vengono raccolte e, dunque, delle percentuali di acidi grassi che cui daranno vita. Potrebbe succedere, però, che a basse temperature, anche l’olio d’oliva inizi a “cristallizzare”. Ciò non significa che non sia più commestibile, ma solo che basterà lasciarlo “scaldare” a temperatura prima dell’uso.