L’assenza di un ricambio d’aria costante è legato a un rischio davvero serio. Ecco il dettaglio che quasi tutti sottovalutano.
Le temperature fresche dell’autunno hanno lasciato spazio al gelo invernale. Il freddo, nelle ultime settimane, è diventato pungente e difficile da sopportare. Le persone, pur di restare al caldo, sono disposte a chiudersi in casa e a regolare al massimo i termosifoni. Di aprire le finestre non se ne parla neanche perché l’idea di far uscire quel confortante tepore le manda in confusione.
In apparenza, non c’è niente di male dietro a tutto questo. Si tratta di un atteggiamento normale ed estremamente diffuso, però, dal punto di vista pratico, può comportare diverse problematiche. Il ricambio d’aria è fondamentale per mantenere in salute l’ambiente domestico. Spesso, si sottovaluta la situazione perché si crede di non essere in pericolo. In realtà, c’è un dettaglio da tenere in grande considerazione.
L’aria viziata non causa solo cattivi odori: questo rischio non va assolutamente corso
Durante l’inverno, non si ha molta voglia di aprire le finestre. Il caldo generato dai termosifoni, infatti, si disperde facilmente. Le persone, così, tendono a chiudere i balconi e a trascorrere tantissimo tempo nelle loro abitazioni. Con il passare dei giorni, ci si abitua a questo stile di vita. La percezione dei cattivi odori diminuisce e il desiderio di un clima confortevole aumenta. C’è anche chi teme di ammalarsi a causa delle correnti d’aria e, quindi, preferisce stare alla larga dal freddo.
In realtà, dietro a questa abitudine può nascondersi un rischio davvero pericoloso. Gli individui non ci riflettono spesso perché, all’interno delle case, si sentono al sicuro. Non credono che qualcosa possa andare storto. Purtroppo, le statistiche riportano dati diversi. Gli esperti sono assolutamente certi di una cosa: le stanze vanno arieggiate con frequenza e più volte al giorno. La cucina, in particolare, non può sfuggire a questo trattamento.
È una delle zone più delicate della casa a causa della presenza dei fornelli e di numerosi elettrodomestici. La finestra andrebbe aperta la mattina, a pranzo e prima di andare a dormire. Il problema è legato principalmente alla presenza di cucine a gas. Durante la cottura, infatti, si possono sprigionare alcuni gas pericolosi per la salute.
Il monossido di carbonio e l’ossido di azoto sono due tra i più conosciuti. Il loro repentino aumento diminuisce la quantità di ossigeno disponibile nell’aria, mettendo a dura prova i polmoni e il sistema nervoso. In condizioni normali, la dispersione è rapida e non c’è bisogno di temere. Un ambiente piccolo, umido e pregno di gas, tuttavia, peggiora le cose. Basta aprire la finestra per risolvere il problema. L’atto di arieggiare casa è utile anche in presenza di eventuali perdite di gas.
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Aprire la finestra per eliminare anche questi due problemi: 5 minuti possono fare la differenza
In uno spazio chiuso, si genera una grande umidità, soprattutto in luoghi come il bagno e la cucina. Con il passare del tempo, la situazione tende a peggiorare, fino a generare due problemi impossibili da ignorare.
È importante intervenire tempestivamente con le dovute soluzioni, ma aprire la finestra può innescare un rapido cambiamento. Bastano 15 minuti al giorno, divisi in sessioni da 5.
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Ecco di che cosa si sta parlando:
- Muffa: si presenta con delle macchie scure sui muri. Non è solo brutta dal punto di vista estetico, ma può causare problemi di salute per via delle spore che finiscono nei polmoni. Una delle cause principali sta proprio nella mancanza di un ricambio d’aria frequente
- Insetti: le blatte e i ragni amano rifugiarsi in luoghi umidi. Trovano riparo negli angoli bui, sfruttando gli spazi sotto i mobili e i tubi. L’aria fresca è in grado di allontanarli
