Teramo, esce dal carcere per i domiciliari: lo ritrovano così…

Un detenuto era appena uscito dalla struttura penitenziaria teramana per andare ai domiciliari, ma un errore gli costa molto caro

Le carceri abruzzesi negli ultimi tempi hanno dovuto fare i conti con diversi fatti di cronaca: dalla droga trovata nelle celle a telefonini ritrovati addosso a detenuti passando anche per le aggressioni agli agenti penitenziari. Una situazione davvero molto critica e segnalata più volte anche dai sindacati della polizia provinciali e regionali.

Carcere Teramo
Teramo, esce dal carcere per i domiciliari: lo ritrovano così… (Ansa) – abruzzo.cityrumors.it

Questa volta a far discutere è una decisione presa nei confronti di un detenuto. Il Tribunale di sorveglianza, vista la buona condotta dell’uomo, ha optato per fargli iniziare l’anno ai domiciliari. Una scelta sbagliata considerato che il 53enne è ritornato nella struttura detentiva di Teramo pochi giorni dopo la sua uscita. Ecco il perché.

Esce dal carcere per i domiciliari e viene ritrovato a Pescara

Aveva lasciato da poco il carcere di Teramo direzione Roma per scontare i domiciliari, ma durante il viaggio il 53enne ha deciso di fare una deviazione a Pescara. Motivo? Festeggiare il capodanno nel capoluogo abruzzese. Una scelta che per il detenuto poteva sembrare innocua. In realtà per lui si è rivelata fatale.

Infatti, nella mattinata del 1° gennaio è stato fermato dai carabinieri per un controllo ordinario durante una passeggiata in città. Alla scoperta della sua identità è scattata immediatamente la denuncia a piede libero ed ora spetterà al Tribunale di Sorveglianza di Roma decidere se confermare i domiciliari oppure optare per un ritorno in carcere. Per il momento si è deciso di optare per la prima soluzione, vedremo se nei prossimi giorni cambierà qualcosa oppure no.

Carabinieri
Esce dal carcere per i domiciliari e viene ritrovato a Pescara (Pixbay) – abruzzo.cityrumors.it

Di certo la scelta di andare a festeggiare il Capodanno a Pescara non si è rivelata fortunata. La speranza era quella di non essere fermato, ma non aveva fatto i conti con i controlli rafforzati durante questo periodo.

Sappe Teramo: “I tempi erano maturi, lui forse no”

Sulla vicenda la nostra redazione ha contattato in esclusiva Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sappe, per chiedere un breve commento su quanto successo a Teramo: “Il fine pena era previsto per aprile 2025. Gli è stato concesso la detenzione domiciliare a Roma dal tribunale di sorveglianza capitolino e attualmente si trova ancora . I tempi erano maturi, lui forse no. Purtroppo questi soggetti sono proprio così. Forse solo uno su mille cambia vita. Della legalità interessa ben poco“.

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