Il panettone del famoso chef purtroppo non ha convinto gli esperti niente poco di meno che di Gambero Rosso: una vera delusione, a detta loro.
Il Natale è tra i periodi più magici in assoluto, non solo perché genera senso di famiglia e condivisione, ma anche perché possiamo gustare tanti golosi manicaretti, preparati con tanta passione e non solo. Nei vari supermercati troviamo ovviamente i classici dolci di tutto il periodo di fine dicembre e come non menzionare il pandoro e il panettone? Autentici, immancabili e che non annoiano mai, bisogna ammetterlo.
Da tanto tempo, inoltre, nei vari supermercati possiamo acquistare anche i dolci firmati da alcuni dei più grandi chef italiani, non solo quindi in veste artigianale, ma anche di produzione industriale. E purtroppo sembra che uno in particolare non abbia passato l’assaggio di Gambero Rosso, la rivista culinaria più famoso al livello nazionale e internazionale. A detta di chi lo ha assaggiato infatti ‘È una delusione‘. Ma perché? Cosa non ha convinto gli esperti? Purtroppo per il famoso chef sarà una batosta.
Il panettone dello chef non ha convinto Gambero Rosso: avrebbe dovuto superare tutti in classifica
Come sappiamo Gambero Rosso si dedica tutto l’anno all’assaggio di molte pietanze e prodotti industriali. Questo per fornire ai consumatori parametri e consigli ben specifici, come è successo per esempio con la carbonara in lattina prodotta dalla Heinz, che fece molto scalpore già solo dalla prima comparsa negli scaffali. Stavolta però è stato assaggiato un panettone in collaborazione con un famoso chef, garanzia di eleganza, raffinatezza e buon gusto in tutto il territorio industriale.
Senza indugiare oltre parliamo del Motta in collaborazione con Bruno Barbieri. Se l’anno precedente, ovvero Natale 2023, si era addirittura piazzato primo in classifica, quest’anno a detta della rivista è stato una delusione su più fronti. Ma cosa non ha convinto gli esperti all’assaggio?
Prima di tutto la texture dell’alveolatura. Secondo GR è troppo stretta, non presenta i classici fori larghi e poco uniformi tipici di un buon panettone milanese. La trama fitta e che tende a rimanere tale anche durante lo strappo non ha soddisfatto appieno gli assaggiatori. Lamentele anche sulle note profumate e aromatiche che, a detta loro, risultano un po’ troppo artificiose per via di aromi aggiunti non specificati.
L’uvetta assomiglia più a un’amarena sotto spirito prettamente industriale, mentre hanno riscosso successo i canditi di arancia calabresi, morbidi, carnosi e succosi. Dal punto di vista di etichetta, gli ingredienti utilizzati non sono poi così diversi rispetto a qualsiasi altro panettone prodotto industrialmente, se non con l’aggiunta di mono e digliceridi degli acidi grassi. Gambero Rosso infine ci fa sapere che il prodotto si sarebbe sicuramente piazzato tra i posti più alti se i parametri di produzione e del dolce nella totalità fossero stati diversi.