Secondo gli ultimi studi, nell’attuale epoca molte persone rischiano di sviluppare la demenza, a causa di un’abitudine piuttosto comune.
La demenza è uno dei problemi che affligge molte persone in tutto il mondo, in particolar modo gli anziani. Per la precisione, è un termine che indica il declino delle facoltà mentali e la conseguente perdita di memoria. L’Alzheimer, ad esempio, è una delle tipologie di demenza più comuni. Pertanto, coloro che hanno questo problema riscontrano una progressiva perdita delle funzioni cognitive, come ad esempio l’indebolimento della memoria a breve e a lungo termine.
E non solo: i pazienti perdono la capacità di pianificare le azioni e di avere pensieri astratti. Naturalmente, ciò che spaventa di più è l’impossibilità di riconoscere le persone e di ricordare eventi del passato. Tuttavia, c’è un’abitudine comune che può aumentare il rischio di sviluppare la demenza.
Recentemente, alcuni ricercatori hanno scoperto che rimanere seduti per tanto tempo aumenta il rischio di sviluppare questo problema neurologico. Per la precisione, il rischio aumenterebbe addirittura del 63%. Chiaramente, tutti sanno che trascorrere molte ore seduti su una sedia faccia male, ma nessuno immaginava che potesse aumentare il rischio di sviluppare la demenza. Pertanto, la sedentarietà si riconferma nociva per il corpo umano e per la mente. Non a caso i più sedentari sono esposti al diabete, alle patologie cardiovascolari e ai tumori. E non solo: tutti coloro che trascorrono più di 8 ore al giorno seduti hanno una percentuale di mortalità del 17-50% in più, rispetto agli individui che rimangono seduti per 4 ore.
Inoltre, lo studio afferma che non serve frequentare due o tre volte a settimana la palestra, per compensare le oltre 8 ore di lavoro trascorse sulla sedia. Ciò significa che l’esercizio fisico settimanale, associato alla sedentarietà, non rallenta lo sviluppo della demenza. In modo particolare, la ricerca condotta dall’Università della California ha testato 50.000 persone di età pari o superiore ai 60 anni. Questi ultimi hanno indossato una serie di sensori per una settimana, affinché i ricercatori potessero analizzare la loro vita quotidiana. Dopodiché, gli scienziati hanno analizzato le condizioni mediche dei volontari nei successivi 7 anni. Infine, sono giunti alla conclusione che l’eccessiva sedentarietà porta allo sviluppo della demenza e di altre patologie.
Pertanto, tutti coloro che trascorrono più di 10 ore al giorno seduti hanno una probabilità dell’8% in più di riscontrare gravi patologie. E non solo: rimanere seduti per 12 ore aumenta il rischio del 63%. Naturalmente, questo studio non dimostra ufficialmente che la sedentarietà porta la demenza, poiché i ricercatori hanno solamente eseguito delle associazioni. In altre parole, hanno notato che i volontari più sedentari hanno sviluppato col tempo alcune gravi patologie, ma per il momento non sanno se la causa sia effettivamente la sedentarietà.