‘Erbacce’ in giardino, non sempre sono inutili e dannose: cosa sapere prima di estirparle

Sappiamo tutti che le erbacce sono infestanti e vanno estirpate ma alcune di esse sono addirittura commestibili. Cerchiamo di conoscerle insieme.

Le “erbacce” possono crescere lungo i sentieri di campagna ed infestano i campi coltivati, prendendo il posto di altre piante. Non tutti sanno che alcune sono però commestibili. Ma non solo. Infatti, hanno anche virtù terapeutiche e sono impiegate molto spesso in erboristeria. Queste piante che hanno questo nome così dispregiativo, in realtà possono diventare ingredienti per un pranzo alternativo.

erbacce commestibili
Alcune erbacce sono commestibili – Abruzzo.cityrumors.it

In ogni caso è molto importante conoscerle, in quanto anche se sono molto fastidiose e infestanti, possono però rivelare la salute del terreno. Ci sono diverse che sono molto comuni anche nelle coltivazioni domestiche, come possono essere i giardini e i piccoli orti. La loro presenza indica una particolare situazione del terreno. In questo articolo quindi andremo a cercare di conoscere quali sono queste erbacce che tanto fanno bene al nostro organismo.

Le “erbacce” commestibili: ecco quali sono

Anche se tutti la evitano perché è irritante, in realtà l’ortica è un’erbaccia che possiede notevoli proprietà terapeutiche e può essere ampiamente utilizzata in cucina. Di questa pianta si usano soprattutto le foglie più giovani che sono anche le più tenere.

Dovrai prima lessarle e condirle.  Puoi decidere se mangiarle da sole o con altre erbe, nelle minestre, nei risotti, nelle frittate, come ripieno per i ravioli o nei famosi gnocchetti all’ortica.

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L’ortica è una tra le “erbacce” più diffuse ed ha moltissime proprietà – Abruzzo.cityrumors.it

La Gramigna indiana e Fienarola annuale sono delle erbacce che crescono su terreni poco profondi perché le radici non hanno bisogno di molto spazio. La loro presenza indica, anche in questo caso, necessità di areare il terreno. In queste condizioni le coltivazioni “buone” saranno favorite.

Esiste anche il Tarassaco, che forse è una tra le erbacce più diffuse. È commestibile in tutte le sue parti, ossia dalle foglie, ai fiori, fino alle radici. Le foglie più tenere sono ottime crude in insalata, ma anche lessate e condite con olio e aceto; i fiori invece sono deliziosi se conservati sott’aceto o sott’olio, o diventano una bella decorazione per dolci.

Il lampagione invece è una pianta diffusa nelle regioni mediterranee. La sua radice è un bulbo ricco di sali minerali. Puoi sempre gustarla sott’olio o sott’aceto. I suoi bulbi invece vengono messi in acqua e aceto bianco per farli poi bollire per circa tre minuti.

Infine, c’è anche la pianta Cardo mariano, che è diffusa nel centro Italia e nel meridione. Quello che si utilizza di questa pianta sono i giovani germogli centrali, sia crudi, tagliuzzati nell’insalata, che cotti. I ricettacoli dei fiori, raccolti prima della fioritura, puliti dalle brattee spinose vengono cucinati come i fondi del carciofo.

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