Demenza senile: questo semplice gesto alla portata di tutti riduce il rischio di ammalarsi

La demenza senile colpisce molte persone ogni anno, rendendo difficili molte attività quotidiane. Un semplice fattore potrebbe ridurre la possibilità di contrarla

L’aumento dell’aspettativa di vita sta portando sempre più patologie croniche da gestire per i sanitari, anche per quanto riguarda la salute del cervello. E così non si può dire, di certo, che siano in diminuzione anche i casi di demenza senile, una malattia progressiva e dall’andamento insidioso, che colpisce molte persone dai 50 anni in poi.

Anziani demenza senile come contrastarla
Demenza senile: questo semplice gesto alla portata di tutti riduce il rischio di ammalarsi-Abruzzo.cityrumors.it

Purtroppo è anche irreversibile, e incide sulle attività psicologiche e sul comportamento dei soggetti. Più passa il tempo, più le cose peggiorano. Si manifesta anche un certo cedimento delle funzioni affettive e volitive, svuotando man mano la vita dell’anziano a partire dalle sue radici più profonde. La prevenzione risulta fondamentale per ritardare il più possibile la patologia e i suoi effetti nefasti, e così si può allungare anche l’aspettativa di vita, che in realtà va dai 6 ai 10 anni dopo l’esordio della malattia.

C’è anche una buona notizia, però. Una ricerca, infatti, ha stabilito un modo semplice per ridurre il rischio dei soggetti oltre i 50 anni d’età di incorrere in demenza senile. E così si potrebbe ottenere anche una compagnia in più nella loro vita quotidiana.

Avere un animale domestico può ridurre le possibilità di avere la demenza senile

E se la demenza potesse essere curata, o meglio ridotta, tramite l’arrivo di un animale domestico in casa? Be’, in realtà sembra che sia proprio così. Uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open ha chiarito la situazione e ha caratterizzato uno strano legame, quello tra il deterioramento della memoria verbale e un cane in casa.

Un animale domestico può ridurre il rischio di demenza senile
Un cane o un gatto possono aiutarci a prevenire la demenza senile – Abruzzo.cityrumors.it

Proprio l’arrivo dell’amico a quattro zampe, per soggetti oltre 50 anni di età che vivono da soli, potrebbe portare un minor peggioramento della memoria verbale rispetto a chi non ce l’ha. Via libera a gatti, cani e chi più ne ha più ne metta, quindi.

Probabilmente la correlazione è dovuta al fatto che porta a un miglioramento nell’espressione, anche per via del minor tempo da soli. Infatti, la ricerca ha evidenziato che proprio la solitudine è uno dei principali fattori alla base della demenza senile, con la conseguente decadenza di molte capacità cognitive.

I risultati dello studio sono stati straordinari in prima battuta, ma altri test saranno portati avanti per confermare la tesi. In tutto ciò, bisogna ricordare che a oggi non ci sono vere e proprie cure per la demenza senile o per limitare il declino cognitivo.

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