Collegare il camino ai termosifoni è possibile: come devi fare per avere risparmio ed efficienza

In pochi lo sanno, ma collegare il camino ai termosifoni è assolutamente possibile. Ci sono diversi passaggi da eseguire: cosa bisogna fare.

Non tutti i cittadini hanno la fortuna di avere in casa un camino eppure questo può tornare molto utile per quanto riguarda il riscaldamento dell’abitazione. Questo può essere anche collegato al termosifone con pochissimi passaggi da effettuare, scopriamo perché farlo e la sua utilità.

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Perché è utile collegare il camino ai termosifoni – Abruzzo.cityrumors.it

Fino a poco tempo fa, vale a dire alla metà degli anni Ottanta, uno dei problemi più grandi per i cittadini italiani era trovare il metodo giusto per riscaldare gli ambienti domestici durante i mesi invernali. Specialmente per chi vive nelle zone limitrofe ad Alpi ed Appennini questo poteva risultare un vero e proprio disagio. Ad oggi la questione ha cambiato forma, visto che gli italiani cercano più come razionalizzare al meglio il calore anche per evitare brutte sorprese in bolletta al termine del mese.

Ad oggi è semplicissimo trovare degli appartamenti dotati di nuovi impianti alientati a pellet o a cippato e chi possiede il camino da salotto, ancora oggi una soluzione a dir poco affascinante, studia le migliori soluzioni per far sì che il calore si propaghi in tutta la casa. Infatti oltre alle solite bocchette dotate di ventilatore, che possono essere realizzate nelle pareti di casa, una soluzione potrebbe proprio essere collegare il camino ai termosifoni. Questo è un lavoro meno complicato del previsto ed oggi vedremo come fare.

Collegare il camino ai termosifoni, come fare: la guida completa

Chi ha un camino in casa può esultare visto che seppur può sembrare una vera e propria impresa, collegarlo ai termosifoni di casa è un lavoro molto semplice. Infatti per farlo in maniera efficace servono pochi sforzi ma soprattutto due tubi di rame lunghi 22 centimetri.

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Come collegare il camino al termosifone – Abruzzo.cityrumors.it

Il primo di questo, chiamato “di mandata”, avrà il compito di dipanare l’acqua calda fino ai caloriferi. Mentre invece il secondo, quello di ritorno, compierà il tragitto opposto ed andrà collegato al camino tramite una pompa di circolazione.

Salvo prevenire eventuali guasti e per assicurarsi il corretto funzionamento sarà fondamentale procurarsi una piccola vasca per contenere l’acqua in fase di “stallo”. Non tutto il liquido riscaldato potrà essere diffuso contemporaneamente all’interno dei radiatori. Per far sì che tutto ciò avvenga occorrerà un contenitore che funga da “riserva”, prima che l’acqua raggiunga i termosifoni installati.

Nel caso in cui si viva in una casa grande e strutturata in diversi piani, per far sì che tutto ciò avvenga ci sarà bisogno di una vasca di riserva. Inoltre il rischio di sprecare calore e disperderlo nelle tubature sale in maniera importante quando l’acqua calda deve raggiungere postazioni distanti dal comignolo. Quindi collegare il camino ai termosifoni è una di quelle azioni consigliate a chi vive in una casa piccola o di medie dimensioni.

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