Allarme citrobacter, il batterio che colpisce i neonati torna a far paura: sintomi e modalità di contagio

Il citrobaster sta destabilizzando tutte le famiglie, si tratta di un batterio che colpisce i neonati e dal decorso piuttosto repentino.

Tra le varie patologie, virus, batteri che possono colpire i bambini molto piccoli questo sicuramente è uno dei più temibili. La questione si ripresenta oggi dal momento che sta avendo un impatto veramente impegnativo sulla salute di tutti.

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Cos’è il citrobacter e perchè è così pericoloso (abruzzo.cityrumors.it)

Ha provocato diverse morti anche in Italia e il timore è tornato, in maniera fondata, a spaventare i genitori che vogliono capire con attenzione cosa fare e come mettere in sicurezza i loro piccoli.

Citrobacter, allarme in tutta Italia: colpisce i neonati

Un vero e proprio incubo per le famiglie italiane, il batterio è molto resistente anche se raro ma questo causa problemi non di poco conto perché aggredisce i neonati tanto da mandarli in rianimazione. La scoperta del citrobacter nel 2020, quando ci furono diversi decessi in un ospedale pediatrico in Italia, determinò la sua persistenza a causa della presenza dello stesso nei rubinetti dei bagni.

Citrobacter ecco le conseguenze sui neonati
Citrobacter chi colpisce e cosa provoca-Abruzzo.cityrumors.it

I citobacter sono batteri come la salmonella e l’escherichia, presenti nell’ambiente e nell’intestino dell’uomo e possono provocare infezioni. Il problema è soprattutto per i bambini e per gli immunodepressi. Tra i sintomi comuni ci sono instabilità termica, vomito, letargia, convulsioni. In ospedale la diffusione può avvenire sia tra gli operatori sanitari, con mani non igienizzate correttamente, sia mediante le superfici contaminate.

La cosa sta terrorizzando e non poco i genitori che sono plausibilmente spaventati dalle condizioni di contagio ma anche dalle conseguenze che questo può avere sui loro bambini. I citrobacter possono portare infezioni, polmoniti, problemi urinari, sepsi, con complicanze severe e anche la morte. Si stima che il decesso e la relativa mortalità sia fissata in un range tra 2% e 17.7% quindi piuttosto elevato.

In Italia c’è già stato un allarme, prima nel 2018, poi nel 2020 e ora nuovamente, cosa che fa tremare tutti per quello che potrebbe accadere vista la rapida diffusione dello stesso soprattutto sui bambini. Mantenere una pulizia adeguata, lavare e disinfettare tutto, fare molta attenzione ai contatti, anche quando si è in ospedale, è essenziale.

L’Istituto Superiore di Sanità spiega che questi si possono trovare ovunque dagli alimenti all’acqua e quindi è molto difficile arginare il problema, che diventa tale per le fasce più deboli e sensibili della popolazione. Ci sono soprattutto tre specie di batteri che causano condizioni avanzate gravi mentre le altre si tengono sotto controllo. Non è detto che il contagio avvenga solo in ospedale, questo può avvenire anche altrove perché la trasmissione si propaga quando si entra in contatto con un qualunque oggetto contaminato.

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