Con le polpette di Guardiagrele questa volta mi sono superata. Ho usato la ricetta di mia zia e la specialità è nella carne: falle così.
La domenica a pranzo è normale preparare qualcosa di più gustoso e succulento rispetto agli altri giorni della settimana. Nonostante il caldo, questa volta ho deciso di realizzare un secondo storico, che fa parte della tradizione culinaria di Guardiagrele, località in provincia di Chieti. Un piatto unico e irripetibile.

La tradizione gastronomica guardiese è conosciuta soprattutto per le “Sise delle monache”, un dolce spettacolare, ma bisogna annoverare tra i piatti da salvare le bresciole di cavallo (o di asino per i puristi), si tratta di buonissime polpette di carne macinata condite con peperoncino, sale, prezzemolo e aglio. Sono una vera chicca per chi vuole provare qualcosa di diverso rispetto alle classiche pallotte cacio e ova della cultura culinaria abruzzese.
Come fare le polpette di Guardiagrele: la ricetta delle brasciole di cavallo
Le brasciole di cavallo sono una ricetta antichissima e storica, dove le polpette vengono rosolate in padella lentamente. È un piatto che non è molto conosciuto per via soprattutto della carne equina, per la quale ci sono vecchi tabù alimentari che risalgono addirittura a una bolla papale di Gregorio III emanata nel 732. Nonostante ciò, oggi questa pietanza viene preparata e condita in modi diversi, sia al sugo che in bianco.
Ingredienti per 8-10 persone
- 1 kg di carne di cavallo macinata
- 500 ml vino bianco
- peperoncino fresco (o secco tritato grosso)
- prezzemolo tritato
- 2 spicchi di aglio
- 1 cipolla piccola
- 2 foglie di alloro
- olio extra vergine di oliva
- sale
Procedimento

- La prima cosa da fare per realizzare le polpette di Guardiagrele è mettere su un tagliere la carne di cavallo macinata e aggiustare di sale.
- Poi aggiungere il peperoncino, l’aglio e il prezzemolo tritati tutti finemente: amalgamare tutti gli ingredienti per bene.
- Una volta pronta la carne condita, non resta che formare le polpette: dare una grandezza simile, più o meno di 40 g ciascuna.
- Quando sono pronte, cuocere le brasciole in padella, dove in precedenza era stata dorata la cipolla nell’olio extravergine di oliva e le foglie di alloro.
- Cuocere la carne a fuoco molto lento, poi aggiungere anche il vino bianco e far sfumare l’alcol (per chi non vuole unire il vino può far cuocere le brasciole in acqua e olio).
- Il liquido deve essere assorbito quasi totalmente, girando le polpette poco alla volta. Servire a tavola con la salsina del condimento.
N.B. Le brasciole possono essere conservate fino a 3 giorni in frigorifero.





