Smettere di bere caffè può avere degli effetti sul nostro organismo: cosa pensano gli esperti che hanno affrontato la questione.
Tra gli alimenti più consumati al mondo rientra il caffè. Il suo consumo, secondo recenti statistiche, è dietro solo a quello dell’acqua a livello globale, basti pensare che a livello globale si bevono ben oltre 2,6 miliardi di tazzine al giorno.
Gli studi sulla nota bevanda sono innumerevoli e, secondo molti esperti, un consumo moderato di caffè avrebbe effetti benefici sulla salute. L’abuso, però, potrebbe portare ad effetti collaterali dovuti alla caffeina contenuta nell’alimento. Alcune analisi si sono, invece, soffermate su cosa accade al nostro organismo smettendo di bere caffè. Vediamo cosa dicono questi studi e cosa c’è da sapere in merito.
Caffè, cosa accade smettendo di consumare la bevanda: il parere degli esperti
Cosa accade all’organismo se si smette di bere caffè? Questa è una delle domande che si pongono molti consumatori della bevanda nota in tutto il mondo. A rispondere al quesito sono stati vari esperti che hanno voluto esaminare gli effetti sull’organismo di tale interruzione.
I primi effetti notati dai nutrizionisti sono sicuramente negativi. È stato riscontrato, difatti, che dopo alcuni giorni senza assumere la bevanda possono insorgere mal di testa, stanchezza, ma anche un calo della concentrazione. A cosa è dovuto tutto questo? Alla caffeina e al suo impatto sul nostro sistema nervoso. In particolare questa sostanza blocca i recettori dell’adenosina non favorendo il suo effetto calmante. L’adenosina, difatti, è un neurotrasmettitore che promuove il sonno e il rilassamento.
A distanza di alcuni giorni, però, si iniziano a notare gli effetti positivi. Ad esempio non consumare o bere con moderazione la bevanda riduce l’ansia migliorando l’umore. Non solo, gli effetti positivi si noteranno anche sui denti che appariranno più bianchi, dato che il caffè può macchiarli. Infine, si noteranno effetti positivi anche a livello digestivo con una minore possibilità di soffrire di reflusso esofageo e acidità.
In merito, gli esperti hanno fornito una serie di raccomandazioni. La prima è quella di smettere di assumere caffè in modo graduale per non accentuare gli effetti collaterali negativi dei primi giorni. Inoltre, è bene specificare che i nutrizionisti non sconsigliano di bere caffè, ma di agire con moderazione non superando la dose quotidiana indicata. In particolare, non si deve mai andare oltre i 300 mg di caffeina al giorno che corrispondono a circa 3/4 tazzine, dose che ovviamente può variare in base alle condizioni di salute. In caso di patologie è sempre bene rivolgersi al proprio medico per capire quale sia la dose giornaliera consigliata.
