La compagine governativa ha in mente più di una soluzione su tasse e pensioni, vediamo cosa potrebbe entrare nella prossima manovra.
Novità in vista sul fronte pensionistico con la prossima legge di Bilancio. Il governo prevede di prorogare Quota 103, Ape sociale e di modificare Opzione Donna.
Ma soprattutto si preannunciano cambiamenti significativi anche relativamente ad alcune fasce di reddito e alle corrispondenti imposte. Come anticipato dal Corriere della Sera, da un lato è attesa la revisione delle aliquote Irpef, che da quattro passeranno a tre.
Dall’altro lato invece, spiega sempre il quotidiano di via Solferino, saranno modificate le detrazioni attuali. Per arrivare, entro la conclusione della legislatura, alla flat tax, l’aliquota unica per tutti i contribuenti, col criterio della progressività.
Stando a quanto è circolato nelle ultime ore, le strade percorribili sono sostanzialmente due. Ognuna delle due opzioni sul tavolo dell’esecutivo presenta vantaggi e svantaggi per alcune fasce di reddito.
Secondo Il Messaggero, la prima strada che si presenta al governo prevede tre scaglioni di reddito ripartiti in questa maniera:
In questo caso i più avvantaggiati risulterebbero i contribuenti con un reddito annuo superiore a 35mila euro che andrebbero a pagare, secondo le stime del quotidiano romano, 100 euro in meno (un minore esborso che sale fino a 1.100 euro per chi ha un reddito oltre i 50mila euro). Penalizzati invece quelli che guadagnano fino a 15 mila euro, costretti a sborsare almeno 90 euro in più all’anno, che diventano 150 per chi guadagna 20 mila euro.
C’è poi la seconda opzione, che prevede invece queste aliquote:
Questa soluzione potrebbe accontentare tutti, visto che ognuno andrebbe a pagare di meno. I redditi da 15mila euro pagherebbero 60 euro in meno, quelli dai 20mila euro sborserebbero 100 euro di meno. Ma risparmierebbero anche i redditi più alti: 400 euro in meno per i redditi da 35mila euro e 700 euro risparmiati anche per i redditi da 50mila euro.
Il governo Meloni mira a equiparare le detrazioni tra le diverse categorie, come accade già adesso per la fascia di reddito oltre i 50mila euro. In questo modo ad avvantaggiarsi sarebbero soprattutto i pensionati.