La scadenza per pagare la 5° rata della rottamazione quater si avvicina, tuttavia è possibile rateizzarla? Ecco come fare.
Ormai ci si avvicina sempre di più alla scadenza (posticipata) per pagare la quinta rata della rottamazione quater ovvero quella forma, già facilitata, che prevede l’estinzione dei debiti presso l’Agenzia delle Entrate, senza eventuali sanzioni, interessi di mora o aggio. Ebbene, il 16 settembre l’ultimo giorno utile sebbene seguano i cosiddetti ‘cinque giorni di tolleranza’ per cui entro lunedì 23, esclusi i fine settimana, il termine perentorio affinché si adempi a tale obbligo.
Pur vero che molti contribuenti, nonostante abbiano aderito alla definizione agevolata al fine di godere del beneficio, non sono in grado di sostenere le spese. Una situazione di grave difficoltà che potrebbe però comportare la perdita di questo vantaggio qualora non si paghi la rata prevista. A questo punto ci si domanda se sia possibile rateizzare l’importo evitando, quindi, l’insorgere di ulteriori problemi. Una risposta fortemente attesa e nel caso quali i passaggi da seguire?
Rottamazione quater, quinta rata: la si può dilazionare? Come fare
Generalmente rateizzare un pagamento può rappresentare la soluzione affinché si dia maggior respiro al povero contribuente. Difatti possono presentarsi situazioni più disparate, soprattutto rendersi conto di non poter assolvere ad un oneroso adempimento. Specialmente l’impegno prossimo, molto vicino temporalmente, sarebbe il versamento del quantum per la quinta rata della rottamazione quater. Già oltrepassati i giorni di concessione del presunto ‘margine’ e adesso?
Si è già approfondito in merito al caso specifico in cui il presunto insolvente non riesca a porsi in regola con i pagamenti – sebbene le tempistiche si siano rivelate assolutamente differenti – tuttavia è possibile rateizzare ma tale opportunità è concessa dalla propria banca, non dalla Agenzia delle Entrate. Difatti, quando si utilizza la carta di credito, solitamente l’importo stesso viene accreditato, giustappunto, sul conto corrente solamente all’inizio del mese successivo.
In questo modo sarebbe possibile rimandare le spese dovute di qualche giorno. Qualora non bastasse si consigli di rivedere le condizioni della suddetta carta poiché potrebbe essere previsto il rimborso rateizzato. Ad ogni modo, dunque, è fattibile dilazionare l’importo della rottamazione quater, a scelta del medesimo contribuente, mediante il proprio istituto di credito. Ma qualora si opti per tale modalità e non si disponga di sufficiente disponibilità economica, si ricordi che la scadenza della prossima rata è il 30 novembre.
Potrebbe ripresentarsi la stessa identica situazione e trovarsi quindi dinanzi a uno scoglio insormontabile. Oltretutto, utilizzando sempre la carta di credito per suddividere il pagamento in tante piccole rate, si rischierebbe l’esposizione a maggiori importi mensili da estinguere che si aggiungono con le nuove scadenze da versare. Perciò, un ultimo suggerimento: si valutino bene i pro e contro, puntando a quella ‘alternativa’ che più si avvicina alle necessità personali.