Forse non lo sai ma potresti non essere obbligato a pagare i contributi Inps che stai pagando. Vediamo chi è esente dal versamento annuale.
I contributi INPS rappresentano una bella spesa per tutti i lavoratori. Un lavoratore dipendente ne paga il 33% ogni mese: tuttavia solo il 9,19% sono direttamente a suo carico, gli altri sono a carico del datore di lavoro. Ben diversa è la situazione dei liberi professionisti con Partita IVA.

In questo caso, sia chi ha una Partita IVA ordinaria sia chi aderisce al regime forfettario, paga circa il 26% di contributi tutti i mesi: più di un quarto del suo reddito pertanto. A questa spesa bisogna, naturalmente, aggiungere quella relativa all’Irpef che, in alcuni casi, può arrivare fino al 43% e a volta anche l’IVA da cui sono esenti solo i forfettari.
Insomma, per quanto versare i contributi sia doveroso e per quanto sia utile ai fini della nostra futura pensione, è innegabile che rappresentano una spesa non indifferente che pesa parecchio sulle tasche di un lavoratore, soprattutto di un libero professionista. Ma certe professionisti sono esenti, possono non pagare i contributi all’Inps. Vediamo chi sono i fortunati.
Contributi INPS: in questo caso non devi pagarli
Ogni mese una parte del nostro stipendio serve per pagare i contributi all’INPS, quegli stessi contributi che un giorno ci serviranno per accedere alla pensione e per avere un assegno previdenziale di un certo importo. Essi rappresentano una spesa non da poco soprattutto per un libero professionista. Ma non sempre.

Di norma, un libero professionista, quando apre Partita IVA, inizia fin da subito a dover pagare i contributi che, come anticipato nel paragrafo precedente, di solito si aggirano intorno al 26% del suo reddito complessivo. Pertanto, ad esempio, su 1000 euro, 260 euro dovranno andare in contributi all’INPS o alla gestione separata dell’INPS.
Tuttavia, ci sono situazioni in cui una persona, pur avendo la Partita IVA può non pagare i contributi e, dunque, essere sollevata da questa spesa. Ecco di quali situazioni si tratta:
- lavoratore autonomo che svolge un’attività commerciale o artigianale ma contemporaneamente è anche un lavoratore dipendente full time;
- libero professionista non iscritto a nessun albo, iscritto alla gestione separata Inps e che nel corso dell’anno non ha prodotto alcun tipo di reddito (rientrano in questa categoria i Personal Trainer, i copywriter, le promoter, gli amministratori di condominio, i consulenti informatici, i fotografi).
- professionista che può sfruttare una serie di accordi sulla previdenza e sull’assistenza sociale con degli Stati esteri.
Chi rientra in almeno uno di questi casi è esente dal pagamento dei contributi INPS.
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Contributi Inps: ecco come avere l’esonero
Come spiegato nel paragrafo precedente, alcuni liberi professionisti, pur avendo la Partita IVA, possono non pagare i contributi all’INPS. In particolare si tratta di professionisti che rientrano in casi molto specifici. L’esonero però non è automatico: vediamo cosa occorre fare per ottenerlo.

Per ottenere l’esonero contributivo occorre semplicemente inoltrare all’Inps un’istanza di esonero dal versamento dei contributi previdenziali legati ai guadagni maturati ottenuti attraverso l’attività autonoma. Naturalmente starà poi all’Istituto di Previdenza sociale procedere con tutti gli accertamenti del caso.
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In particolare è utile precisare che nel caso di un lavoratore dipendente che apre una Partita IVA per arrotondare, l’esonero è dovuto solo nel caso di artigiani e commercianti: non nel caso in cui ci si iscriva ad un albo specifico o nel caso in cui ci si iscrivo alla gestione separata. Per quanto riguarda, invece, i lavoratori che versano i contributi all’estero, si può ottenere l’esonero solo se l’Italia ha fatto accordi bilaterali con il paese in questione.





