Il passaggio dal mercato libero a quello tutelato è stato l’ultimo colpo sui costi delle bollette, portando ad ulteriori aumenti economici. Cosa possiamo fare adesso?
Dal principio la speranza era quella di ottenere sconti ma è stato chiaro da subito che non sarebbe andata in questo modo. All’Iva tornata standard, si sono aggiunte le accise, la riduzione delle agevolazioni e quindi i costi maggiorati da corrispondere. Senza considerare che per molti non è ancora chiaro questo passaggio, i vincoli e le conseguenze.
La buona notizia è che il passaggio al mercato libero, per quanto sia effettivamente obbligatorio per tutti, è progressivo e non immediato come si pensa. Questo vuol dire che si può ancora tornare indietro, avere una seconda opportunità per rimandare i costi aggiuntivi.
Come passare dal mercato libero a quello tutelato nuovamente
Molti cittadini sono già passati ad altro operatore, mossi anche dalla speranza effettiva di un risparmio economico. Tuttavia è bene chiarire un punto fondamentale, l’obbligo non ci sarà prima di giugno, perché fino ad allora il servizio è comunque ancora attivo. I clienti domestici saranno trasferiti, a partire da quel momento, salvo altra decisione e comunque avranno un periodo di tutela graduale prima della rimozione effettiva ed ultima dal meccanismo.
Questa transizione è stata voluta proprio da Arera per calmierare i costi ma anche per consentire a tutti di comprendere bene cosa sta accadendo e quindi come procedere. Quando si parla di fine del mercato tutelato ovviamente si fa riferimento all’obbligo per le aziende di mantenere certi prezzi e quindi di avere vincoli. Ognuno potrà fare la sua proposta economica e quindi attirare come crede i clienti. Da un alto questo porterà maggiore competitività e quindi anche sconti sui costi effettivi ma per il momento quello che gravita sugli italiani è un aumento.
Scegliere di rientrare al momento nel mercato tutelato non solo è facile ma non ha alcun costo per il cliente, a meno che non ci siano oneri previsti verso l’operatore di libero mercato a cui si è passati. La richiesta va fatta sfruttando direttamente la modulistica relativa ed è per questo anche molto semplice. Alla sottoscrizione del contratto occorrono i dati clienti e il codice del POD, fondamentale per qualunque trasferimento.
Recuperare altro tempo e quindi restare con il Servizio elettrico nazionale permette sicuramente di risparmiare e anche di essere inseriti nella maggior tutela prevista economicamente per i cittadini. L’unica noia è dover svolgere la pratica burocratica ma, visti i costi, sicuramente è qualcosa che vale la pena fare subito.